Lombardia zona arancione da lunedì 11 gennaio, Fontana attacca: “Valutazioni settimanali inefficaci”
Non ci sta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana all'istituzione di una nuova zona arancione in regione a partire dal prossimo lunedì 11 gennaio. Non tanto per la severità del provvedimento, quanto per i criteri e le tempistiche tramite cui tale categorizzazione è stata operata, considerando che "a breve arriverà l'Ordinanza dal ministero della Salute", firmata da Roberto Speranza.
Fontana: Necessario nuovo modello di prevenzione
In un post su Facebook, Fontana ha mostrato quindi nuovamente dubbi circa il sistema di valutazione adottato dal Governo di Roma, scrivendo che è "necessario porre in essere un modello di prevenzione che vada oltre alle inefficaci valutazioni settimanali" dell'Istituto Superiore di Sanità in merito al valore dell'Rt, l'indice di contagio.
Il governatore lombardo: Serve sistema più strutturato
"La semplice definizione dei colori, con regole basate su valutazioni che spesso cambiano rapidamente – ha continuato Fontana -, generano confusione e incertezze nei cittadini e nelle imprese". Per questo motivo il governatore lombardo insiste dichiarando che "serve un sistema più strutturato in grado di permettere alle persone di organizzarsi sia in ambito produttivo che famigliare, ad esempio per i negozi e le scuole", la cui riapertura è oggetto di grandi discussioni in tutto il Paese.
L'annuncio: Allo studio screening per studenti e docenti delle superiori
Infine, il presidente della Lombardia ha aggiunto che "a breve, in regione partirà un'importante sperimentazione mirata allo screening di studenti e docenti delle scuole superiori per verificare concretamente l'incidenza del virus in questo ambito".