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Lombardia verso la zona arancione, quando si cambia: le nuove regole

La Lombardia rischia a breve il passaggio in zona arancione a causa della situazione legata al Covid-19. Ecco quando potrebbe esserci il passaggio e cosa cambia a livello di regole.
A cura di Francesco Loiacono
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La Lombardia va "sicuramente" verso la zona arancione. A dirlo, oltre ai dati che quotidianamente fotografano l'andamento della pandemia di Coronavirus, è stato ieri anche il presidente della Regione Attilio Fontana: "La direzione è sicuramente quella, speriamo di riuscire a fermarci prima".

Due dei tre parametri che determinano il passaggio di fascia sono già superiori alle soglie di allerta per la zona arancione: l'incidenza settimanale di nuovi positivi ogni 100mila abitanti è arrivata a 2.726 nella settimana tra il 3 e il 9 gennaio, mentre la percentuale di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica è arrivata al 31 per cento (dati Agenas aggiornati a ieri), oltre la soglia del 30 per cento. Resta al momento da zona gialla solo la percentuale di occupazione di posti letto da parte di pazienti positivi al Covid nelle terapie intensive: è al 17 per cento, contro una soglia fissata al 20 per cento.

Quando è previsto il passaggio in zona arancione per la Lombardia

Sono proprio i dati provenienti dai reparti di terapia intensiva degli ospedali lombardi (dove nel frattempo si aggiungono posti letto, come dimostra la riapertura dell'ospedale in Fiera a Milano da venerdì 14 gennaio) che potrebbero mantenere la Lombardia in zona gialla anche per la prossima settimana. Ma il passaggio in arancione, come aveva ipotizzato a Fanpage.it l'epidemiologo della Statale Carlo La Vecchia, potrebbe scattare a partire da lunedì 24 gennaio.

Cosa cambia in zona arancione

La distinzione in fasce di diverso colore a seconda della situazione epidemiologica ha un po' perso di significato dopo i diversi decreti con cui il governo ha istituito il green pass rafforzato. Nel passaggio da zona gialla a zona arancione per coloro in possesso del super green pass, che si ottiene o col completamento del ciclo vaccinale o con la guarigione dal Covid, non cambia infatti nulla. Diverso, invece, il discorso per chi non ha il green pass o per chi ha la certificazione verde "base" che si ottiene mediante tampone. Chi è senza green pass in zona arancione avrà infatti delle limitazioni negli spostamenti: potrà andare con un mezzo proprio in comuni o regioni diverse "solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune", come chiarisce il governo in una tabella pubblicata online. Unica eccezione per chi abita in comuni fino a cinquemila abitanti: potrà spostarsi nel raggio di 30 chilometri, ma non nei capoluoghi di provincia.

L'altra differenza tra zona gialla e zona arancione, valida in questo caso sia per chi non ha il green pass sia per chi ha la certificazione verde base, è il divieto di accedere ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Anche in questo caso c'è però un'eccezione, che riguarda i cosiddetti negozi di prima necessità: alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi. L'ultima differenza tra zona gialla e zona arancione riguarda i corsi di formazione in presenza per scuole e università: chi ha il green pass base in zona arancione non potrà frequentarli. Per chi è sprovvisto di certificazione verde il divieto è già in vigore anche in zona gialla.

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