Lombardia, test antigenici rapidi gratuiti per tutti i senzatetto
Tutto si può dire di questo 2020 tranne che la solidarietà non sia stata tra le protagoniste. L'ultima tra tante iniziative messe in campo è quella organizzata da Caritas e Istituto Auxologico Italiano: i senzatetto che chiederanno ospitalità all'associazione ambrosiana potranno ricevere un test antigenico gratuito. L'obiettivo è quello di tutelare dal Covid-19 anche le persone più emarginata, quelle che non si possono permettere di pagarsi i tamponi. E allo stesso tempo consentire a educatori e volontari di operare in sicurezza.
Il senzatetto positivo al test verrà spostato in un Covid Hotel
Fin dall'inizio della pandemia gli operatori delle strutture Caritas controllano ogni sera le condizioni di salute degli ospiti segnalando ai medici del pronto soccorso eventuali casi dubbi. Ora se al momento dell'ingresso del centro chi chiede ospitalità dovesse presentare febbre, sarà isolato in una stanza della struttura e sottoposto la mattina seguente a un test antigenico rapido completamente gratuito, tramite un tampone rino-faringeo. E in caso di positività l'ospite verrà spostato in uno dei Covid Hotel gestito da Ats. Insomma un ulteriore passaggio in avanti verso la prevenzione dei più deboli. Ma c'è di più: nel frattempo continuano in parallelo anche gli screening anti Covid a cui si sono sottoposti volontari, operatori e ospiti delle diverse strutture residenziali gestite dalla cooperative promosse dall’ente ecclesiale. Ad oggi sono già stati eseguiti 220 esami sierologici.
Caritas: Fino ad ora grande difficoltà per accedere ai test
Del resto solidarietà e tutela della salute sono state le parole chiave di questo anno. Sia per chi si può permettere le cure e chi no. Perché la salute è un diritto di tutti, anche di chi non ha una casa. Invece "oggi le persone più gravemente emarginate accedono con grande difficoltà ai test e così, in questo momento tanto difficile, rischiano di venire ancora di più escluse", tiene a precisare il direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti. Che poi aggiunge: "Questa carenza del nostro sistema ricade anche su chi offre loro assistenza, che si trova in una condizione di grave incertezza. Con questa collaborazione, come abbiamo fatto dall’inizio della pandemia, cerchiamo di non lasciare indietro nessuno, rimaniamo prossimi alle persone in difficoltà e, nel farlo, tuteliamo la salute di tutti".