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Lombardia, su 56.953 test sierologici agli insegnanti 2.723 positivi: ma la metà non si è registrata

In Lombardia finora sono stati 56.953 gli insegnanti e gli operatori scolastici che si sono sottoposti ai test sierologici. Di questi 2.723, ossia il 4,78 per cento, sono risultati positivi e si sono sottoposti al tampone. I dati sono stati comunicati dall’assessore al Welfare Gallera, che ha spiegato che la campagna gratuita di screening terminerà il 18 settembre. Degli oltre 206mila addetti ai lavori del settore scuola in Lombardia si sono registrati finora per il test in 98.470, meno della metà.
A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio
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Regione Lombardia ha reso noti i risultati dei test sierologici a cui si sono sottoposti finora gli insegnanti e il personale scolastico non docente. Sono 56.953 gli screening effettuati e di questi 2.723, ossia il 4,78 per cento, sono risultati positivi. Le persone risultate positive si sono in seguito sottoposte al tampone. L'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha spiegato che la Regione proseguirà con i test anche nelle prossime settimane: "Al fine di garantire la massima copertura degli screening agli insegnanti abbiamo scelto di posticipare al 18 settembre il termine delle operazioni rispetto alla scadenza precedentemente prevista dal governo per il 7 settembre".

Oltre la metà di insegnanti e operatori scolastici non si è registrata per i test

In totale sono 98.470 i docenti e operatori scolastici che si sono registrati finora per il test sierologico, su un totale di 206.687 addetti ai lavori del settore scuola in Lombardia. Restano dunque da testare altre 42mila persone. La campagna gratuita di test sierologici rivolta al personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado è partita lo scorso 24 agosto: i test effettuati sono del tipo rapido, con modalità "pungidito". In caso di risultato positivo, il paziente viene immediatamente sottoposto a tampone per verificare la contagiosità della malattia e avviare la procedura specifica.

Il direttore sanitario di Ats Milano: Dobbiamo fidarci poco di questi test

A Fanpage.it il direttore sanitario dell'Agenzia per la tutela della salute di Milano, Vittorio Demicheli, non aveva nascosto qualche perplessità sull'affidabilità di un test di questo tipo: "Dobbiamo fidarci poco di questi test – aveva spiegato – servono a conoscere la propria storia di contatto con il virus, ma non serve a proteggere proprio nessuno, non ha una grande utilità per la prevenzione della malattia".

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