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Lombardia, stop ai vaccini anti Covid per gli insegnanti che non hanno ancora ricevuto la prima dose

Stop alla somministrazione dei vaccini anti Covid per gli insegnanti che non hanno ancora ricevuto la prima dose: “Abbiamo deciso tuttavia di esaurire entro la settimana – precisa la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti – la vaccinazione delle 4mila persone che si erano già prenotate e di mantenere la possibilità di registrazione attiva, così da poterli chiamare quando arriverà il loro turno, in base all’età”.
A cura di Giorgia Venturini
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Si fermano le somministrazioni al vaccino anti Covid per il personale docente. Ad annunciarlo è il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana a margine della sua visita al centro vaccinale della Fabbrica del Vapore di Milano, riportando però quanto già deciso dal commissario Covid nazionale Francesco Paolo Figliuolo. Nel dettaglio, lo stop arriva per chi non si è ancora prenotato mentre per chi ha già ricevuto la prima dose di vaccino potrà proseguire con la seconda. Lo stesso vale per chi ha già ricevuto l'appuntamento per la vaccinazione: potranno presentarsi regolarmente. "Affronto la questione degli insegnanti – precisa l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti – in ottemperanza con quanto disposto dal Commissario straordinario generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha chiesto la sospensione delle prenotazioni del personale scolastico under 60. Come Regione naturalmente abbiamo prontamente aderito". E poi aggiunge: "Abbiamo deciso tuttavia di esaurire entro la settimana la vaccinazione delle 4mila persone che si erano già prenotate e di mantenere la possibilità di registrazione attiva, così da poterli chiamare quando arriverà il loro turno, in base all'età".

I restanti insegnanti che non si sono ancora vaccinati potranno registrarsi sul portale in base alla loro fascia di età. La decisione arriva infatti dopo che il commissario ha dato la priorità esclusiva all'anzianità: si procede infatti a finire le somministrazioni per gli over 80 e poi via via verso le categorie più giovani. In Lombardia all'appello mancano ancora oltre 76mila cittadini ultraottantenni a sottoporsi al vaccino: di questi però parte sono allettati o vulnerabili e hanno richiesto il siero a domicilio e altri sono coloro che non avevano completato l'iscrizione nel vecchio portale gestito dalla società regionale Aria.

"Grazie all'appello lanciato giovedì scorso – continua la Moratti – in cinque giorni siamo riusciti a vaccinare altre 20mila persone, che si sono presentate spontaneamente ai centri vaccinali. Così ad oggi possiamo dire di avere vaccinato praticamente tutti coloro che potevano spostarsi autonomamente, quindi oltre 600mila persone. All'appello mancano cittadine e cittadini over 80 che per ragioni di salute hanno chiesto di ricevere il vaccino a domicili. In questi giorni li stiamo raggiungendo anche con l'impiego di 5 camper e medici militari". Slitta, dunque, di qualche giorno la fine delle vaccinazioni per questa categoria fissata invece dal piano vaccinale lombardo a ieri domenica 11 aprile. In base al report, pubblicato da Regione sul proprio sito, alle 9.30 del 12 aprile su 622.331 over 80 che hanno aderito alla campagna e che non rientrano tra gli ospiti delle Rsa, hanno ricevuto la prima dose 546.268 anziani. Mentre oggi lunedì 12 aprile è scattata la campagna vaccinale per la fascia di età tra i 75 e i 79 anni. I cittadini che rientrano in questa categoria dovrebbero essere tutti vaccinati entro due settimane, come ha già precisato la vicepresidente Letizia Moratti.

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