Lombardia, smantellata potente “psicosetta” che riduceva in schiavitù donne e minorenni
Le indagini coordinate dalla procura di Torino-Direzione distrettuale Antimafia, che si sono svolte nell'ultimo biennio, hanno permesso alla polizia di Novara di scoprire una pericolosa "psicosetta".
Adepti accusati di reati in ambito sessuale
L'attività investigativa, complessa e articolata, ha accerta l'operatività del gruppo, portando, nelle scorse ore, gli agenti di polizia e del Servizio centrale operativo ad eseguire 26 perquisizioni individuali ai danni di altrettanti soggetti, e 21 perquisizioni locali nelle province di Novara, Genova, Milano e Pavia. In due anni, gli inquirenti sono riusciti a verificare l'esistenza dell'organizzazione che aveva base operativa a Novara e diverse diramazioni a Milano e nel pavese. Secondo quanto filtrato, la maggior parte degli adepti della "psicosetta" era di sesso femminile, nonostante a capo ci fosse un uomo di 77 anni. Tutti, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, oltre che di aver commesso un altro grande numero di reati in ambito sessuale, anche nei confronti di minorenni. La Questura di Novara ha fatto sapere che verso le 10 di questa mattina, lunedì 20 luglio, in una conferenza stampa verranno chiariti i punti che hanno portato l'operazione alle verifiche appurate nelle scorse ore.
Santone arrestato in provincia di Bergamo per maltrattamenti
Lo scorso 7 aprile, i carabinieri di Almenno San Salvatore, paese in provincia di Bergamo, hanno scoperto una setta degli orrori. A finire in manette, un uomo di 50 anni, un cosiddetto "santone", accusato di maltrattamenti e vessazioni di numerose persone, oltre che di abuso di due bambini. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i fatti risalirebbero in un periodo compreso tra il 2012 e il 2014: l'uomo sarebbe stato solito riunire i suoi adepti in alcune abitazioni in provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, dove si sarebbe consumati i maltrattamenti e le umiliazioni.