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Lombardia, sale oltre la soglia di guardia l’indice di contagio Rt: è a 1,14

L’indice di contagio Rt in Lombardia, che valuta la capacità di crescita o contrazione della curva epidemica, è tornato sopra la soglia di allerta. Lo rivela l’ultimo monitoraggio sull’andamento dell’epidemia di Coronavirus dell’Iss e del ministero della Salute. In Lombardia l’Rt è salito a 1,14, contro lo 0,92 del report precedente. L’indice è oltre la soglia di guardia in altre cinque regioni italiane.
A cura di Francesco Loiacono
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È tornato sopra la soglia di guardia, fissata a 1, l'indice di contagio Rt in Lombardia. Si tratta di un indicatore, col quale ormai tutti i cittadini hanno purtroppo imparato a familiarizzare durante la pandemia di coronavirus, che valuta "la capacità di crescita o contrazione della curva epidemica", secondo quanto aveva spiegato a Fanpage.it l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco. "L'Rt, il tasso di riproduzione, non è altro che la capacità di un caso primario di generare casi secondari, ma calcolato in un intervallo di tempo", aveva chiarito Lopalco.

Oltre alla Lombardia indice Rt sopra l'1 in altre cinque regioni

L'intervallo preso in esame dall'Istituto superiore di sanità nell'ultimo monitoraggio sull'andamento dell'epidemia in Italia va dal 6 al 12 luglio: in quell'intervallo l'indice Rt in Lombardia è salito a 1,14, contro lo 0,92 del precedente report. Si tratta di un valore di poco superiore alla media italiana, salita a 1,01: assieme alla Lombardia sono altre cinque le regioni che hanno superato il livello di allerta e cioè Veneto, Toscana, Lazio, Liguria e Piemonte. L'Rt è un dato importante di cui tenere conto, perché come spiega l'Istituto Superiore di Sanità "quanto più Rt supera 1, tanto più rapidamente aumenterà il numero dei contagi. Un valore di Rt sopra la soglia, anche in presenza di un numero basso di casi, è un campanello di allarme sull’andamento epidemico". La situazione epidemiologica nel nostro Paese, hanno chiarito tuttavia l'Iss e il ministero della Salute nel report, resta stazionaria e di bassa criticità, nonostante un aumento del numero di casi (e di conseguenza anche dell'indice di contagio) su cui però ha influito la presenza di focolai di dimensioni più o meno rilevanti, spesso dovuti a casi importati dall'estero.

In Lombardia ieri 55 casi positivi e 3 morti

Iss e ministero della Salute raccomandano di "mantenere elevata l'attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracking-tracing in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai". Attenzione che resta elevata anche in Lombardia, dove ieri si sono registrati 55 casi positivi (di cui 28 a seguito di test sierologico e 22 debolmente positivi) e tre morti, anche se fortunatamente prosegue il calo di pazienti ricoverati in ospedali e terapia intensiva.

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