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Lombardia, saldi estivi anticipati di una settimana: da sabato 25 luglio via agli sconti

In Lombardia c’è una nuova data per i saldi estivi. I clienti potranno assaltare, sempre rispettando le regole anti Covid, i loro negozi preferiti per usufruire di ingenti sconti a partire da sabato 25 luglio. Lo ha deciso la Regione Lombardia dopo l’esito della consultazione con la Conferenza delle Regioni.
A cura di Filippo M. Capra
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Sono stati anticipati al prossimo sabato 25 luglio i saldi estivi che i negozi potranno apporre ai propri oggetti in vendita. La decisione, arrivata dalla Regione, è volta a "dare un nuovo impulso alle attività commerciali che tanto hanno sofferto durante il lockdown", come spiegato dal presidente della Lombardia Attilio Fontana. Il governatore ha poi aggiunto che "allo stesso tempo, offriamo un'opportunità di risparmio per i cittadini che decidono di fare acquisti".

L'assessore Mattinzoli: Decisione scaturita da sollecitazioni categorie

La nuova data è stata ufficializzata dopo il via libera della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dello scorso 7 maggio. La Conferenza ha stabilito che sono le singole Regioni a decidere quando e se anticipare l'inizio del periodo di saldi rispetto alla classica data, fissata per l'1 agosto. A tal proposito, l'assessore allo Sviluppo economico lombardo Alessandro Mattinzoli, ha spiegato che "il percorso che ha portato alla decisione di anticipare i saldi nasce da sollecitazioni scaturite da un confronto serrato con le categorie". Mattinzoli ha poi concluso dicendo che "la strada del dialogo è sempre stata e continuerà a essere alla base del rapporto tra la nostra Giunta e le associazioni di settore".

Le regole per poter accedere ai negozi

La nuova data darà certamente una ventata di entusiasmo ai negoziatori, a patto che le regole anti Covid continuino ad essere rispettate. Già ora, per quanto riguarda la città di Milano e le sue principali vie dello shopping, l'ingresso è contingentato e adeguato allo spazio a disposizione del negozio. Ogni cittadino è obbligato a vestire la mascherina, così come i commessi, e a igienizzarsi le mani prima di entrare. Inoltre, ad ogni cliente viene misurata la temperatura corporea. Qualora risultasse pari o superiore a 37,5 gradi, non gli sarebbe concesso entrare. Tutti i capi provati, infine, vengono riconsegnati ai commessi che procedono con la sanificazione degli indumenti.

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