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Covid 19

Lombardia, rimborsi alle Rsa per gli anziani positivi al Covid: ma in alcuni casi pagano le famiglie

Alle Rsa la Regione Lombardia rimborserà 145 euro al giorno per ogni ospite contagiato dal Covid. Questo quanto stabilito da una delibera del 5 agosto scorso, secondo cui, però, per tutti gli anziani le cui famiglie hanno pagato la retta, la Regione rimborserà alla casa di riposo solo la differenza. In questo modo saranno proprio le famiglie a pagare indirettamente i rimborsi alle Rsa.
A cura di Filippo M. Capra
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Le Rsa lombarde saranno rimborsate di 145 euro al giorno per ogni anziano ospitato contagiato dal Coronavirus. Questo quanto stabilito dalla Regione con una delibera dello scorso 5 agosto riportata quest'oggi dall'edizione in edicola del Corriere della sera. Nei documenti viene quantificata dunque per la prima volta la somma che spetta alle case di riposo che si rifà al costo che gli ospedali avrebbero dovuto sborsare se li avessero ospitati. Di conseguenza, al posto di destinarli al servizio sanitario in tempi di Covid o pre Covid, verranno stanziati alle Rsa.

Nelle Rsa di Lodi e Milano 2.700 morti in più rispetto alla media

La delibera però sottolinea come alcune famiglie di anziani contagiati e/o morti di Covid all'interno delle Rsa, che tra Lodi e Milano ha fatto registrare circa 2.700 decessi in più rispetto alla media degli altri anni, mai oltre i mille, paghino parte dei rimborsi alle case di riposo di tasca loro. Perché, come spiegato nella delibera, la quota viene "ridotta del valore delle compartecipazioni/rette secondo quanto previsto dal contratto con l’ospite". Cosa significa? Che per tutte le famiglie che hanno pagato la retta alla Rsa (e quindi la stra grande maggioranza dei casi), la Regione rimborserà solo la differenza tra la quota giornaliera e i 145 euro stanziati.

Rozza (Pd): Bene i rimborsi, inaccettabile ne paghino parte le famiglie

A commentare la delibera al Corriere è la consigliera regionale del Partito Democratico Carmela Rozza che sottolinea l'importanza dei rimborsi in favore delle case di riposo ma ritiene "assolutamente inaccettabile" che "con questo meccanismo, alla fine, sono le famiglie degli anziani a pagare una parte di quei rimborsi". A questo punto, però, subentra un altro problema: a pochissimi anziani è stato fatto il tampone che certificasse il contagio da Covid. Per loro, il calcolo del rimborso alle case di riposo partirà dal momento della positività a quello del secondo tampone negativo (o dell'eventuale decesso). Ma per tutti coloro i quali hanno avuto presumibilmente il Covid senza tampone, allora si conteranno i giorni in cui il paziente ha presentato i sintomi tipici del contagio.

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