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Lombardia, riaprono le scuole e gli uffici ma i mezzi sono a capienza ridotta: è rischio caos

Con la riapertura delle scuole e degli uffici la Lombardia rischia di non riuscire a contenere l’afflusso di pendolari sui mezzi di trasporto pubblico che secondo il parere del Comitato Tecnico Scientifico devono continuare a garantire il metro di distanziamento tra una persona e un’altra. Questo pomeriggio si terrà l’incontro tra governo e regioni per stabilire, spera l’assessore lombardo ai Trasporto Terzi, nuove linee guida.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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A poche settimane dalla ripresa dell'anno scolastico e con una riapertura degli uffici già in corso, a tenere banco a Milano e nel resto della Lombardia è la questione trasporti per la quale potrebbero giungere delle risposte già nella giornata di oggi al culmine dell'incontro tra governo e regioni.

È infatti previsto per questo pomeriggio il meeting col governo che potrebbe far mutare la complessa questione che riguarda la gestione dei trasporti per la quale le linee guida indicano l'utilizzo di mascherine e il distanziamento di almeno un metro tra un passeggero e un altro. Indicazioni che la regione Lombardia ha bypassato attraverso l‘ordinanza firmata il 31 luglio dal presidente della Regione, Attilio Fontana, che prevede la piena occupazione dei posti sui mezzi pubblici urbani e interurbani e sui treni. E se da un lato Trenord ha permesso ai passeggeri dei propri convogli di sedersi sul 100% dei posti, a Milano Atm ha invece optato per il mantenimento del distanziamento e dunque una capienza limitata a bordo dei mezzi. Ma ora in vista della riapertura delle scuole c'è il pericolo il mantenimento dei posti a sedere alternati possa creare non pochi disagi ai pendolari.

Ne è certa anche Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità che spiega come a poco più di due settimane dalla riapertura delle scuole c'è il timore che a settembre si rischi il caos: "A queste condizioni non saremo in grado di garantire il trasporto pubblico – spiega – e anche per le scuole, paradossalmente non dovremo neppure porci le questione di avere classi troppo piene perché non tutti i ragazzi potranno raggiungerle". Della stessa opinione è l'assessore milanese alla Mobilità Marco Granelli che spiega che sarà necessario raggiungere anche l'80 per cento della capienza sui mezzi di trasporto pubblico così da poter soddisfare la richiesta dei pendolari. In caso contrario c'è il rischio che il sistema non regga: "Provate a immaginare 700 mila persone, la metà di chi usa il metrò, che si mettano alla guida di un'auto. Vorrebbe dire raddoppiare i veicoli che già oggi entrano a Milano – spiega l'assessore a LaRepubblica – no, non è possibile".

Ma sembra che la posizione del Comitato tecnico scientifico non sia pronta a cambiamenti rispetto a quanto stabilito finora: il metro di distanza così come dichiarato dal ministro della Salute Speranza è necessario così come l'obbligo della mascherina per evitare il diffondersi del virus. I passeggeri quotidiani attesi sui treni Trenord sono circa 600mila e le capienze dimezzate (anche dei posti in piedi) non permetterebbero a tutti di salire a bordo: "Chi stabilisce chi ha diritto a salire? E chi controlla? Sarebbe impossibile da gestire – ha continuato l'assessore – serve una revisione del distanziamento di un metro per garantire un servizio minimo accettabile e un sostegno economico alle aziende che avranno costi aggiuntivi".

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