Lombardia, raggiunto l’accordo per vaccinare nelle aziende: “Fino a 150mila dosi a settimana”
"Le aziende vaccineranno i propri lavoratori direttamente in sede, facendosi forza sui loro medici del lavoro e non gravando sulla sanità pubblica lombarda". Questo è provvedimento deciso da Regione Lombarda con l'accordo dell'Ordine dei medici del lavoro, Confindustria e l'associazione Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata). La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti ha precisato che obiettivo della giunta "è quello di correre più veloce del virus". Si punta ora a somministrare 150mila vaccini a settimana, "sempre che i vaccini promessi arrivino". E ancora: "Il nostro piano vaccinale viaggia su più canali e ora possiamo contare anche sulla vaccinazione all'interno delle aziende". L'assessore poi precisa che con l'ampliamento dell'età per il vaccino Astrazeneca e con l'arrivo delle dosi Johnson &Johnson "avremo una maggiore capacità di distribuzione e potremo dare risposte più rapide". E infine: "Con questo accordo abbiamo la possibilità di sgravare la pressione negli ospedali, presi ora dalla terza ondata della pandemia. Con questo accordo mettiamo in sicurezza i lavoratori delle imprese lombarde". Senza dimenticare che "noi siamo la prima regione a firmare un accordo simile". Il tutto rispettando il piano vaccinale "che prevede la priorità alle persone di fragilità, gravi vulnerabilità e gli over 80″.
Non è previsto nessun compenso di Regione per le aziende
L'accordo tra pubblico e privato permetterà di vaccinare i lavoratori senza nessun compenso all'azienda da parte del Pirellone: "Regione non ha stabilito nessun fondo per le aziende". Probabilmente saranno previsti dei rimborsi che verranno definiti più avanti. "È necessario sottolineare – aggiunge l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi – che non andiamo contro il piano nazionale vaccinale, tanto meno cambieremo le priorità delle categorie nelle vaccinazioni. La speranza è che ora il governo ci possa copiare e consigliare lo stesso accordo per le altre regioni".