Lombardia: oltre 6 milioni di adesioni alla campagna vaccinale per la terza dose
Più di sei milioni di cittadini lombardi hanno aderito alla campagna vaccinale per la terza dose. Ad annunciarlo è stata la vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti. Di questi "4 milioni e 400mila hanno già ricevuto la dose cosiddetta booster, 740mila persone in più sono vaccinabili a partire da oggi con la riduzione dell’intervallo di tempo tra conclusione del ciclo primario e la terza dose a 4 mesi, rispetto all’intervallo precedente di 5 mesi" ha aggiunto.
Il bollettino di oggi in Lombardia
Intanto oggi sono 45.555 i nuovi casi giornalieri di Coronavirus registrati sul territorio regionale a fronte di 265.222 tamponi eseguiti. Scendono anche se di poco i decessi, oggi 55 contro le 61 vittime di ieri. Da febbraio dello scorso anno i decessi ufficiali per Covid in Lombardia sono così arrivati a 35.519. Aumentano anche i pazienti ricoverati nei reparti di area medica degli ospedali, adesso oltre tremila, ed è in crescita anche il numero dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva. È proprio il dato dei ricoveri a preoccupare maggiormente gli esperti. L'epidemiologo e professore dell'Università Statale di Milano, Carlo La Vecchia, in un'intervista a Fanpage.it ha dichiarato che "Solo con i numeri di contagi che abbiamo avuto dieci giorni fa supereremo il numero di ricoverati della scorsa primavera e forse dello scorso autunno".
Riapre l'ospedale in Fiera
Oggi è stato anche annunciato che venerdì 14 gennaio riaprirà l’ospedale in Fiera. Il Policlinico coordina la struttura e sarà presente con il suo personale sanitario insieme a delle squadre anche dell’ospedale di Niguarda. Si tratta della terza volta che questa struttura viene attivata per contribuire a far fronte all'emergenza coronavirus. I primi due moduli attivati saranno di 15 posti letto ciascuno. Qui saranno accolte parte delle nuove richieste di ricovero per i pazienti più gravi con Covid-19, in modo da ‘alleggerire' le terapie intensive degli ospedali lombardi e per poterle dedicare ai pazienti con altre patologie.