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Lombardia, inchiesta su mascherine a pannolino verso l’archiviazione: sono scomode ma sicure

Le mascherine a pannolino sono brutte e scomode ma sicure. Questo quanto accertato da una consulenza chiesta dai pm che stanno indagando per le ipotesi di reato di truffa e frode nelle pubbliche forniture. Gli inquirenti, per questo motivo, procedono verso un’archiviazione del fascicolo aperto nel maggio del 2020.
A cura di Filippo M. Capra
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I pubblici ministeri Giordano Baggio e Mauro Clerici, che stanno indagando sulla idoneità delle mascherine della Fippi di Rho, cosiddette "a pannolino", per cui Regione Lombardia ha speso otto milioni di euro senza utilizzarne la maggior parte, procedono verso l'archiviazione dell'inchiesta aperta per le ipotesi di reato di truffa e frode nelle pubbliche forniture.

Mascherine pannolino: inchiesta verso l'archiviazione

I pm dovevano accertare l'idoneità delle mascherine prodotte e i relativi costi dopo un esposto presentato da Adl Cobas Lombardia che aveva indotto i militari della guardia di finanza ad acquisire i documenti della sede dell'azienda, della Regione e di Aria spa. Le mascherine a pannolino, prodotte tra marzo e aprile dell'anno scorso, in piena prima ondata del contagio da Covid e durante un periodo di estrema carenza dei dispositivi di protezione individuale, sono state analizzate da esperti dietro consulenza disposta dagli inquirenti. Tale consulenza ha accertato che, per quanto scomode, le mascherine prodotte dalla Fippi erano di buona qualità e composte con materiali che soddisfavano le certificazioni necessarie. Dunque, appurato ciò, Baggio e Clerici sono in procinto di chiedere l'archiviazione del fascicolo.

Adl Cobas: Sono mutande per incontinenti

"Sono mutande per incontinenti, non mascherine. Questa è l'ennesima umiliazione nei confronti di chi sta prestando il suo lavoro nelle strutture sanitarie e un'offesa a chi svolge una professione sanitaria e mette a rischio ogni giorno la propria vita". Questa era stata la denuncia di Riccardo Germani, sindacalista dell'Adl Cobas nel proclamare quali scadenti e non sicuri i dispositivi di protezione individuale prodotti dalla Fippi. L'azienda aveva riconvertito la produzione dei pannolini per produrre mascherine nel periodo di massimo bisogno, scatenando polemiche che hanno portato all'apertura del fascicolo da parte della Procura di Milano durante lo scorso maggio e ora alla sua archiviazione. Le mascherine Fippi erano e sono sicure, seppur scomode ed esteticamente non belle.

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