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Lombardia in zona rossa: lunedì le scuole superiori restano chiuse

Le scuole superiori restano chiuse: con il passaggio della Lombardia in zona rossa, come anticipato dal governatore Attilio Fontana, gli istituti manterranno la didattica a distanza. Nonostante le proteste di oggi in alcune scuole milanesi, i ragazzi dovranno aspettare ancora qualche settimana prima di poter seguire le lezioni in presenza.
A cura di Ilaria Quattrone
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Lunedì 18 gennaio le scuole superiori resteranno chiuse: la decisione è dovuta all'inserimento della Lombardia in zona rossa come anticipato dal presidente Attilio Fontana. Un passaggio di cui al momento si attende solo l'ufficialità. Entro stasera infatti il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà una nuova ordinanza che decreterà il passaggio della Regione dalla zona arancione a quella rossa.

Le proteste degli studenti dei licei

La notizia arriva dopo che oggi, venerdì 15 gennaio, gli studenti di alcuni licei milanesi hanno deciso di occupare le proprie scuole. Seguendo l'esempio dei giovani del liceo classico "Alessandro Manzoni", che alcuni giorni fa avevano occupato il loro istituto, i ragazzi del liceo "Tito Livio" hanno occupato questa mattina il cortile interno alla scuola. Dello stesso avviso anche i ragazzi dello Steiner che hanno seguito le lezioni online seduti ai loro banchi nel cortile. Anche al Liceo Volta, gli studenti hanno provato a entrare in classe, ma sono stati poi costretti a manifestare fuori dalle mura della struttura.

Si prosegue con la didattica a distanza

Nonostante le proteste che hanno visto diversi studenti, genitori e insegnanti scendere in piazza e nonostante la decisione dei giorni scorsi del Tribunale regionale amministrativo di accogliere il ricorso del comitato "A Scuola" e di sospendere l'ordinanza della Regione sul rinvio del rientro in classe al 25 gennaio, la Lombardia terrà le scuole chiuse. Una scelta imposta dall'inserimento del territorio nella fascia più a rischio che prevede la sospensione delle lezioni in presenza fino a quando non si avrà un miglioramento dei dati epidemiologici.

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