Lombardia in zona rossa, la Regione presenterà domani ricorso al tar: “Speranza sospenda ordinanza”
Lunedì mattina la Regione Lombardia, come aveva già annunciato il presidente Attilio Fontana, presenterà un ricorso al tar contro l'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, con cui la regione viene inserita in zona rossa. Oggi in Lombardia sono stati processati 35.317 tamponi tra molecolari e antigenici e sono 2.134 i nuovi positivi. Sono in calo di dodici unità i ricoveri nelle terapie intensive, mentre aumentano di 63 i ricoveri ordinari. I decessi sono stati 68.
(qua tutte le regole da rispettare in zona rossa).
Moratti: "Speranza sospenda ordinanza"
La vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha invitato Speranza a sospendere con effetto immediato l'ordinanza "in quanto l'incertezza dei dati non aggiornati alla base della decisione non legittima un provvedimento restrittivo di questo tipo". Al ministro è stato chiesto anche di rivedere i criteri dei tecnici ministeriali, poiché, secondo Moratti, "ci sono ben altre regioni con rischi superiori a quelli della Lombardia non collocate in zona rossa". In altre zone del Paese, ha sottolineato la neo vice presidente, "il rischio di contagiosità è palesemente superiore a quello lombardo. Si tratta di una pericolosa sottovalutazione, come attesta il dato aggiornato dell'incidenza dei positivi al Covid in quest'ultima settimana, che espone la popolazione di quelle regioni a un rischio di propagazione dell'infezione più marcato di quello lombardo”.
Secondo il presidente Fontana l'ordinanza del ministro non sarebbe "coerente con i dati complessivi aggiornati dell'andamento epidemiologico in Lombardia". Critico anche il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, che ha chiesto al governo "regole chiare e certezza di metodo, per favorire la programmazione" nelle decisioni sulle zone rosse. Una sfiducia sulle decisioni da parte degli operatori economici, a suo dire, rischierebbe di compromettere "irreversibilmente la continuità della ripresa che stiamo faticosamente rincorrendo".