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Covid 19

Lombardia in zona arancione da domani lunedì 1 marzo: ecco come cambiano le regole

Da domani, lunedì 1 marzo, la Lombardia torna in zona arancione. Ciò comporterà un nuovo mutamento delle regole. Dagli spostamenti (concessi solo all’interno del proprio comune) a bar e ristoranti (che dovranno nuovamente chiudere le proprie porte al pubblico): ecco come cambieranno le regole tra meno di 24 ore.
A cura di Filippo M. Capra
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A partire da domani, lunedì 1 marzo, la Lombardia passa nuovamente in zona arancione per effetto dell'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il peggioramento della situazione epidemiologica comporterà ulteriori restrizioni limitando la libertà parziale riconquistata da un mese a questa parte con la zona gialla. Ecco di seguito cosa cambierà a partire da domani nella Regione governata da Attilio Fontana.

Cosa cambia per gli spostamenti

Gli spostamenti resteranno vietati dalle 22 alle 5 per via del coprifuoco nazionale, mentre anche i viaggi inter regionali non saranno ammessi almeno fino al 27 marzo. Entrambi saranno ovviamente concessi per motivi di lavoro o di salute tramite l'esposizione di un'autocertificazione. I cittadini non potranno poi lasciare il proprio comune di appartenenza a meno che non si viva in un paese fino a cinquemila abitanti. In questo caso i residenti possono muoversi in un raggio di 30 chilometri ma mai in direzione di un capoluogo di provincia o di regione. Si potrà raggiungere le proprie seconde case, a patto che non si trovino in zone arancione rinforzato o o zone rosse, mentre il rientro al proprio domicilio, residenza o abitazione sarà sempre concesso.

Cosa cambia per bar e ristoranti

I bar e i ristoranti, così come pasticcerie, gelaterie, pizzerie, ecc, dovranno nuovamente chiudere al pubblico. In zona arancione le attività commerciali di questa natura potranno operare solo vendite ad asporto (fino alle 18 i bar, fino alle 22 i ristoranti) e consegne a domicilio (che non ha limiti di orario).

Cosa cambia per negozi, musei e scuole

I negozi resteranno aperti ma saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali, dove potranno rimanere aperti solo i negozi alimentari o di generi essenziali al loro interno. Aperti anche parrucchieri e centri estetici. Chiudono nuovamente i musei, anche nei giorni feriali. Per quanto riguarda le scuole, non ci sarà nessun cambiamento anche per quanto riguarda le scuole: restano aperti asili e scuole dell'infanzia e la didattica resta in presenza alle elementari e alle medie. Negli istituti superiori didattica in presenza dal 50 al 75 per cento. Le scuole sono chiuse solo in zona rossa. Restano infine ancora chiusi i cinema, i teatri e le palestre.

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