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Lombardia, in una settimana raddoppiata la percentuale di positivi su tamponi effettuati

I dati circa i nuovi contagi da Coronavirus in Lombardia continuano a registrare nuovi aumenti e così la percentuale data tra il numero dei tamponi effettuati e quello delle positività riscontrate: negli ultimi dieci giorni infatti c’è stato un aumento costante di questo rapporto che è più che raddoppiato passando dal 7,9 del 16 ottobre al 16,8 del 27 ottobre. Sul tema il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato che si tratta di dati preoccupanti ma da un lato anche fisiologici: “Stiamo portando alla luce quella parte di iceberg rimasta sommersa a marzo”.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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I contagi in Lombardia continuano ad aumentare, i dati dell'ultimo bollettino, quello di ieri martedì 27 ottobre hanno infatti fatto registrare un impennata dei nuovi casi di Coronavirus che sono stati 5.035 a fronte di un numero di tamponi effettuati pari a 29.960. Numeri che consegnano un'altra preoccupante percentuale che riguarda proprio il rapporto tra tamponi effettuati e positività al virus che ieri è arrivata al 16,8 per cento.

E se si guarda ai dati degli ultimi giorni in Lombardia si può notare come questa percentuale sia aumentata in maniera costante a partire dal 16 ottobre quando si attestava al 7,9 per cento. In soli dieci giorni il rapporto tra numero di tamponi e positività riscontrate è più che raddoppiato registrando una crescita quotidiana che non ha mai accennato a fermarsi. "Il virus si sta diffondendo, è evidente – il commento a Fanpage.it del virologo Fabrizio Pregliasco – è un indicatore non piacevole della diffusione del virus. Però è anche vero che questa percentuale ci permette di standardizzare la diffusione del numero di casi: in questo senso possiamo dire che più positivi troviamo e meno c'è la possibilità di contagio perché sappiamo che ci sono e dove sono".

Secondo Pregliasco però il dato importante a cui guardare per capire il tasso di contagiosità attuale del virus è l'Rt: "È questo che ci fornisce risposte più chiare a livello statistico ed è questo che deve diminuire", ha spiegato. Secondo il virologo inoltre i nuovi positivi in Lombardia sono buona parte di quelli asintomatici o pauci sintomatici che durante la prima ondata sono stati trascurati: "Se pensiamo a un iceberg possiamo dire che a marzo abbiamo affrontato la parte esterna che ci ha travolto ma abbiamo lasciato sott'acqua la parte di ghiaccio non visibile, ora invece stiamo affrontando anche quella. È necessaria però una razionalizzazione dei tamponi rapidi per garantirne l'esecuzione: i cittadini non devono essere ansiosi in questo senso e chiedere tamponi anche ove non  necessario".

Rapporto tamponi effettuati e positività in Lombardia

16 ottobre: 7,9%
17 ottobre: 9,1%
18 ottobre: 9,6%
19 ottobre: 11,5%
20 ottobre: 9,3%
21 ottobre: 11,3%
22 ottobre: 11,5%
23 ottobre: 13,2%
24 ottobre: 15,1%
25 ottobre: 16,3%
26 ottobre: 16,7%
27 ottobre: 16,9%

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