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Lombardia: in consiglio regionale ok a mozione su scioglimento Forza Nuova ma vota solo la minoranza

È stata approvata dall’aula di Palazzo Pirelli, con i soli voti delle minoranze, la mozione targata Partito democratico che impegna il presidente della giunta regionale Attilio Fontana a chiedere al governo lo scioglimento di Forza Nuova. La mozione non è stata votata dalla maggioranza, che, esclusi due voti contrari, non ha partecipato. Bocciata invece la mozione del M5s. Approvato invece il testo della Lega che impegna Fermi e Fontana a prendere “una posizione di netta condanna verso gli atti di vandalismo e violenza verificatisi a Roma” durante l’assalto alla sede della Cgil.
A cura di Simona Buscaglia
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Sono state votate oggi dall'aula del consiglio regionale le due mozioni, targate M5s e Pd, sullo scioglimento di Forza Nuova e contro gli estremismi di matrice fascista, la cui urgenza era stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra qualche settimana fa. La mozione del Pd è passata con 25 voti favorevoli delle minoranze, e la non partecipazione al voto, esclusi due contrari, della maggioranza. Il testo chiede al governo di sciogliere Forza Nuova e i partiti di ispirazione neofascista "artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana" si legge. Bocciata invece quella firmata dal M5s.

Pd: Il centrodestra non ha sciolto le sue ambiguità

"Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato a favore della nostra mozione e questo comporta che il presidente Fontana dovrà chiedere al presidente del Consiglio di sciogliere Forza Nuova" ha dichiarato il capogruppo del Pd a Palazzo Pirelli, Fabio Pizzul, secondo cui "questo voto non ha sciolto le ambiguità del centrodestra, che non ha voluto condannare apertamente i rigurgiti neofascisti e neonazisti che in Italia e in Europa si sono intensificati negli ultimi anni – ha concluso – Lega e Fratelli d’Italia hanno usato i valori democratici per difendere forze che li negano e li vorrebbero cancellare". A votare con il voto contrario la mozione sono stati il consigliere della Lega Mariani e la consigliera del Gruppo Misto, Viviana Beccalossi, che in merito ha affermato in una nota: "Trovo semplicemente ridicolo che nell’Italia del 2021 si chieda lo scioglimento di un partito e che a farlo sia un avversario politico".

De Rosa (M5s): Chiedevamo proposte concrete contro ideologie estreme

La mozione del Movimento Cinque Stelle, respinta con 43 voti contrari e 24 favorevoli, chiedeva che il presidente della giunta regionale Attilio Fontana s'impegnasse a promuovere e sostenere "l’affermazione della cultura della legalità e dei principi democratici costituzionali contrastando in maniera inequivocabile e senza ambiguità ogni forma di manifestazione del fascismo e di qualsiasi tipologia di condotte e atteggiamenti ad esso riconducibili”. Il testo, illustrato dal capogruppo Massimo De Rosa, chiedeva alla Regione, anche dopo le immagini presenti nell'inchiesta di Fanpage Lobby Nera, di adottare un Codice Etico e Comportamentale che avesse "come finalità l’accantonamento di ogni estremismo riconducibile al fascismo e al regime fascista negli spazi istituzionali lombardi" e che impedisse "che nelle proprie aule istituzionali si verifichino nuovamente incontri con esponenti di associazioni che si richiamino a ideologie estremiste riconducibili al fascismo e al neofascismo".

Approvata anche una mozione targata Lega su condanna azioni violente

È stata poi approvata dall'aula di Palazzo Pirelli, con 52 voti favorevoli, la mozione, presentata dalla Lega, in cui si impegnano i Presidenti del Consiglio regionale e della Regione a prendere posizione di netta condanna verso gli atti di vandalismo e violenza verificatisi a Roma durante l'assalto alla sede della Cgil e a esprimere solidarietà a chi è stato aggredito e danneggiato. Il testo chiede anche di condannare ogni atto di violenza compiuto in questi anni da forze politiche di qualsiasi estrazione, "di estrema destra come di estrema sinistra", e a esprimere il diritto di manifestare pacificamente le opinioni, quali esse siano. Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia ha dichiarato nell'aula di Palazzo Pirelli la volontà di sottoscrivere il testo. "Siamo da sempre contrari a qualsiasi forma di totalitarismo e alle derive violente della politica", ha spiegato dopo il voto il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti. "Quella che si è tenuta oggi in Consiglio regionale – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Comazzi – è una discussione surreale. Forza Italia non ha bisogno di un patentino di antifascismo. La democrazia e il rispetto della Costituzione sono un patrimonio di tutti i cittadini e di tutte le forze politiche dell’arco costituzionale. Nessuno può arrogarsi il diritto di stabilire chi rispetta questi valori e chi no in base a una mozione".

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