video suggerito
video suggerito
Opinioni

Lombardia, i 50mila vaccini al giorno previsti da Salvini sono l’ennesimo annuncio senza seguito

Lo scorso sabato il leader della Lega Matteo Salvini aveva detto che da questo lunedì in Lombardia ci sarebbe stato il record italiano di vaccinazioni, con 50mila dosi al giorno. I numeri lo hanno smentito: il suo è l’ennesimo annuncio senza seguito in una campagna vaccinale, quella lombarda, che stenta a decollare, tra carenza di dosi ma anche disservizi.
A cura di Francesco Loiacono
830 CONDIVISIONI
Immagine

"Dalla settimana prossima ci sarà il record italiano in Lombardia con 50mila vaccinazioni al giorno". Lo aveva detto lo scorso sabato il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di una visita all'ospedale alla Fiera di Milano, ma il suo è rimasto l'ennesimo annuncio senza seguito nella campagna vaccinale lombarda. Gli eventi non hanno certo giocato a favore di Salvini: la sospensione a scopo precauzionale da parte dell'Aifa dei vaccini AstraZeneca ha privato anche la Lombardia di un numero consistente di dosi: 33.500 le prenotazioni annullate fino a giovedì (giorno in cui si l'Ema si pronuncerà su AstraZeneca), secondo quanto ha dichiarato la vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti.

Anche senza la sospensione di AstraZeneca non si sarebbero raggiunte le 50mila dosi

Eppure, anche se non vi fosse stata la sospensione cautelare delle dosi di AstraZeneca, il numero indicato da Salvini non sarebbe stato raggiunto. Nella giornata di lunedì 15 marzo, comparando i dati del Report Vaccini Anti Covid-19 presente sul sito del Governo, in Lombardia sono stati somministrati poco più di 32.500 vaccini. Anche aggiungendo un ipotetico terzo delle 33mila dosi AstraZeneca programmate fino a giovedì, si sarebbe comunque arrivati a circa 43mila vaccini somministrati: lontano dall'obiettivo annunciato da Salvini.

Meno annunci, serve accelerare sulla campagna vaccinale

Il leader del Carroccio, piuttosto profeticamente (o scaltramente), si era già costruito "l'alibi perfetto": "Sperando che arrivino i vaccini", aveva infatti aggiunto subito dopo la sua previsione di sabato. È un po' il mantra che i vertici lombardi continuano a ripetere parlando della campagna vaccinale che non decolla, tra dosi che non arrivano ed errori con il sistema delle prenotazioni. Chiariamoci: la carenza di dosi è un problema reale, ma è un problema che hanno in proporzione anche altre regioni italiane. Eppure, sempre in proporzione, la Lombardia è la quart'ultima regione per dosi somministrate ogni 100mila abitanti. E c'è inoltre un altro dato che balza agli occhi per quanto riguarda la regione: le tante dosi che vengono tenute in giacenza (nell'ultimo aggiornamento sono il 25 per cento di quelle consegnate). Siamo sicuri che non potrebbero essere utilizzate per imprimere un'accelerazione alla campagna vaccinale di quelle categorie (anziani e fragili) cui sono destinate le dosi Pfizer e Moderna? Chissà se da Palazzo Lombardia arriveranno risposte concrete, e non l'ennesimo annuncio che rischia di essere smentito l'indomani.

830 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views