Lombardia, Fontana: “Per i dati che ho restiamo in zona gialla, ma aspettiamo domani”
"Per i numeri che ho la Lombardia dovrebbe rimanere in zona gialla": a dirlo in un'intervista a TeleLombardia è il presidente di Regione Attilio Fontana. Da giorni infatti si fa sempre più insistente la notizia che il territorio possa presto tornare in arancione. Domani, venerdì 19 febbraio, ci sarà la cabina di regia che valuterà un possibile cambiamento.
Fontana: Lo schema a colori va superato
Già da ieri, Fontana ha auspicato di non passare in zona arancione nei prossimi giorni: "È acquisito che con le chiusure i dati migliorano e con le aperture peggiorano". Il presidente continua quindi a mettere in discussione il sistema a fascia scelto dall'Esecutivo: "Al Governo chiedo un passo in più rispetto ai colori. Questo schema va superato". Per Fontana infatti sarebbe necessario studiare un sistema "più equilibrato": "Questo per evitare che ci siano questi sbalzi per cui un bar apre e poi chiude. Si devono trovare quelle attività oggettivamente pericolose, sulle altre bisognare dare la garanzia che si possano svolgere non per due settimane ma almeno per due mesi, tre mesi".
Perché la Lombardia rischia la zona arancione
Il possibile passaggio in zona arancione è collegato a diversi fattori: sulla base del report giornaliero di Ats Milano, l'indice Rt del territorio del capoluogo meneghino è tornato sopra quota uno. A preoccupare però è anche l'aumento dei casi positivi che, nell'ultima settimana, si è attestato attorno al 15 per cento. L'incremento è strettamente collegato – oltre che alle riaperture – alla questione varianti. Da ieri quattro comuni lombardi – Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) sono entrati in zona rossa proprio per questo motivo.
Fontana: Non possiamo vaccinare a pieno regime perché non abbiamo dosi sufficienti
Durante l'intervista a TeleLombardia, Fontana ha parlato anche del tema vaccini sostenendo che il primo giorno di somministrazione agli over 80 – nonostante alcune polemiche come quella relativa alle code di anziani al freddo a Varese – sia andato bene: "L'unico problema adesso è che abbiamo bisogno di vaccini. A oggi non possiamo vaccinare a pieno regime perché non abbiamo vaccini sufficienti, dobbiamo tutelare il richiamo".