Lombardia, Fontana: “Ipotesi zona gialla da 11 dicembre, inaccettabile divieto spostamento a Natale”
"Ho proposto un percorso privilegiato in Parlamento per modificare questo decreto legge. Si deve eliminare questa sostanziale e ingiustificata limitazione della vita dei cittadini". A dirlo durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia è il presidente della Regione, Attilio Fontana. Da diversi giorni il governatore contesta la scelta – che potrebbe essere inserita nel nuovo Dpcm del Governo guidato da Giuseppe Conte – di non poter spostarsi di comune in comune nei giorni di Natale e Santo Stefano.
L'11 dicembre possibile passaggio in zona gialla
Fontana ha poi assicurato che se la curva epidemiologica continuerà a mantenersi stabile o scenderà sarà possibile per la Lombardia passare presto in zona gialla: "In base ai criteri stabiliti dal Cts, se i numeri continueranno a essere quelli di questi ultimi giorni, dovremmo entrare in zona gialla 11 dicembre. Il passaggio sarà automatico e sarà reso concreto con il provvedimento del ministro della Salute, Roberto Speranza".
Possibile approvazione di Faq che renderanno il limite più elastico
La decisione di chiudere i comuni a Natale per Fontana "crea delle situazioni di difficoltà" perché "tanti cittadini chiedono di poter andare a trovare i propri parenti, i nonni e i genitori anziani. Esistono situazioni di parenti che sono divisi da una linea di confine e che vivono a 500 metri di distanza". Il governatore ha poi affermato che il premier Conte valuterà l'approvazione di Faq che diano un'interpretazione più elastica a questo limite: "Io credo che creeranno confusione – ha precisato Fontana -. Per questo credo che bisogna discuterne nuovamente. Il presidente Conte ha presto atto della mia richiesta e vedrà di chiedere ai gruppi parlamentari di operare in questa direzione". Durante l'incontro tra Governo e Regioni sono stati discussi alcuni punti tecnici relativi al prossimo Dpcm che hanno riguardato l'apertura degli impianti sciistici e della possibilità di riaprire le scuole superiori il 7 gennaio.