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Covid 19

Lombardia, Fontana: “Con la zona rossa scuole superiori in didattica a distanza al 100 per cento”

Dopo il confronto con il Governo per le nuove misure contenute nel Dpcm che dovrà essere varato nei prossimi giorni, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha spiegato che “se ci fosse un passaggio alla zona rossa si proseguirebbe automaticamente con la didattica a distanza al 100 per cento per la scuole superiori”.
A cura di Filippo M. Capra
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Attilio Fontana (Lapresse)
Attilio Fontana (Lapresse)
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A margine dell'incontro tra le Regioni e il Governo per discutere delle nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19 da inserire nel prossimo Dpcm, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha rilasciato alcune dichiarazioni. Come spiegato dallo stesso governatore, "il Governo ci ha spiegato quali potrebbero essere le eventuali restrizioni da porre in essere nel prossimo Dpcm".

Fontana: Con la zona rossa superiori in dad al 100 per cento

In merito ad un ormai certo passaggio in zona rossa della regione da lui governata, dopo la settimana cominciata oggi, lunedì 11 gennaio, con la zona arancione, Attilio Fontana ha spiegato che "tenuto conto dell’abbassamento dei parametri introdotti nell’ultimo Decreto legge, che ha portato il limite della zona rossa da 1,5 a 1,25 di Rt, dobbiamo prestare grande attenzione a quello che accadrà questa settimana". In particolare, Fontana ha sottolineato come sia fondamentale "l’attenzione verso il mondo della scuola e in particolare degli studenti" che deve rimanere alta e costante "da parte di tutti". Il governatore lombardo ha concluso il suo intervento dicendo che "è chiaro che se ci fosse un passaggio alla zona rossa si proseguirebbe automaticamente con la didattica a distanza al 100 per cento per la scuole superiori".

Lombardia in zona arancione fino al 15 gennaio

Nel frattempo, come spiegato, per la settimana corrente la Lombardia resterà in zona arancione. Ciò significa che i cittadini saranno liberi di circolare dalle 5 alle 22 all'interno dei confini del proprio comune senza poterlo lasciare a meno di comprovate esigenze di salute o di lavoro. I negozi saranno aperti per la vendita al dettaglio ma bar, ristoranti e musei resteranno ancora chiusi. Possibile la vendita ad asporto e la consegna a domicilio, quest'ultima senza limiti d'orario. Qui tutte le regole.

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