Lombardia Film Commission: l’imprenditore Francesco Barachetti condannato a cinque anni
L'imprenditore Francesco Barachetti, imputato per peculato e false fatture per il caso della compravendita del capannone di Cormano, nel Milanese, acquistato dalla Lombardia Film Commission (Lfc), tra il 2017 e il 2018, con cui sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici, è stato condannato a cinque anni, come aveva richiesto il pm. A giugno erano già stati condannati, sempre dopo l'inchiesta della Guardia di Finanza, i revisori contabili per la Lega in Parlamento Alberto Di Rubba, condannato a cinque anni, e Andrea Manzoni, a quattro anni e quattro mesi.
La sentenza
I giudici hanno deciso anche di revocare la misura dei domiciliari per l'imprenditore, che quindi torna libero dopo tredici mesi, perché era stato arrestato nel novembre 2020. Sarebbero venute meno le "esigenze cautelari". A Barachetti sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti, ma dovrà versare entro 90 giorni, dal "passaggio in giudicato" della sentenza, circa 294mila euro alla Lombardia Film Commission. È stato condannato anche a versare un risarcimento da 20mila euro e da 50mila euro alle parti civili, rispettivamente al Comune di Milano, socio di Lfc, ente partecipato dalla Regione Lombardia, e alla stessa Fondazione. "Non era l'esito che ci aspettavamo, dobbiamo leggere le motivazioni e faremo appello", ha commentato l'avvocato Matteo Montaruli, legale di Barachetti, presente in aula. "Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto” ha affermato l'avvocato Andrea Puccio, difensore della parte civile Lombardia Film Commission, secondo il quale "la pronuncia del Tribunale è un’ulteriore conferma della fondatezza dell’impianto accusatorio e del grave pregiudizio subito dalla Fondazione, il cui ristoro è quanto mai essenziale, anche per il ripristino degli interessi della collettività".