Lombardia, dopo Bergamo anche Cremona e Crema chiedono una deroga alla zona rossa

Alla proposta del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, anche le città di Cremona e di Crema chiedono una deroga all'istituzione della zona rossa in Lombardia. Per la precisione, come dichiarato dal presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni insieme al sindaco del capoluogo Gianluca Galimberti e i primi cittadini di Crema e Casalmaggiore, Stefania Bonaldi e Filippo Bongiovanni, viene chiesto "un trattamento differenziato per province, sulla base dei dati epidemiologici raccolti".
Cremona e Crema seguono Bergamo: Chiediamo deroga a zona rossa
Tali dati, a detta di Signoroni, Galimberti, Bonaldi e Bongiovanni, "collocano l'area di Cremona al di sotto della media regionale e ancor di più di quei territori che presentano valori superiori a 200 casi ogni 100.000 abitanti". Nella lettera, i quattro rappresentati del territorio cremonese spiegano che "la Regione presenta un quadro epidemiologico molto diversificato, con situazioni provinciali di grande sofferenza, ed altre, come per l'area di Cremona, con indici di contagiosità al di sotto della media lombarda".
Brescia rispetterà le regole ma chiede nuova analisi dei dati
Diversa invece la posizione di Brescia che non parteciperà alle richieste di Bergamo e Cremona e sarà dunque disposta a rispettare le regole della zona rossa senza chiedere deroghe. Al contempo, però, secondo quanto riportato dall'Ansa, il sindaco del capoluogo di provincia Emilio Del Bono avrebbe ribadito la necessità di analizzare i dati sulla diffusione del contagio da Coronavirus su base sub regionale. Così facendo si evidenzierebbero le diversità tra una situazione e l'altra all'interno dei medesimi confini.