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Lombardia, da oggi sui treni e mezzi pubblici si potranno occupare tutti i posti a sedere

Da oggi, sabato 1 agosto, e fino almeno al 10 settembre cambiano le modalità di utilizzo dei mezzi pubblici in Lombardia. Resta sempre obbligatorio indossare la mascherina, ma in virtù della nuova ordinanza regionale sui treni Trenord si potranno occupare il 100 per cento dei posti a sedere e il 25 per cento dei posti in piedi, mentre su tutti i mezzi pubblici urbani e suburbani (quindi metro, bus e tram Atm) si potranno occupare tutti i posti a sedere e la metà di quelli in piedi per cui i mezzi sono omologati. La Lombardia non si adegua dunque al momento alla nuova ordinanza del ministro Speranza, che aveva disposto un ritorno alle misure in vigore in precedenza chiedendo che si mantenesse un metro di distanza anche da seduti.
A cura di Francesco Loiacono
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A partire da oggi, sabato 1 agosto, e fino almeno al 10 settembre cambiano le modalità di utilizzo dei mezzi pubblici in Lombardia. In virtù della nuova ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Attilio Fontana, è stata aumentata la capacità dei mezzi, mentre resta sempre obbligatorio indossare la mascherina a bordo di metro, autobus, tram e treni. La decisione è stata assunta considerato che in relazione all'aggiornamento dell’andamento epidemiologico in Lombardia – come si legge nell'ordinanza 590 del 31 luglio – sussistono le condizioni per "attuare la revisione delle disposizioni in materia di trasporto pubblico regionale e locale rispetto alla situazione epidemiologica regionale", che nell'ultimo monitoraggio congiunto Iss – ministero della Salute ha visto scendere il tasso di contagio Rt a 0,94, quindi leggermente sotto la soglia di guardia fissata a 1.

Al punto 1.4 dell'ordinanza 590 del 31 luglio 2020 sono elencate tutte le nuove norme inerenti il trasporto pubblico regionale e locale di linea e non di linea. Su tutti i mezzi autofilotranviari utilizzati per i servizi di trasporto pubblico locale di tipo interurbano è consentita l’occupazione del 100 per cento dei posti a sedere e del 25 per cento dei posti in piedi. Stesso livello di occupazione è valido su tutti i treni utilizzati per i servizi ferroviari di trasporto pubblico regionale, come ha poi sottolineato anche Trenord in un avviso presente sul sito, sottolineando che tutti i viaggiatori in piedi (circa 10-12 per carrozza a seconda del treno) dovranno mantenere almeno 1 metro di distanza interpersonale, disponendosi in maniera da evitare assembramenti.

Su metro, autobus e tram Atm disponibili tutti i posti a sedere e la metà in piedi

Cambiano leggermente le norme per i mezzi utilizzati per i servizi metropolitani e autofilotranviari di trasporto pubblico urbano e suburbano, quindi anche quelli milanesi di Atm: in questo caso è consentita l’occupazione del 100 per cento dei posti seduti e del 50 per cento dei posti in piedi. Consentita l'occupazione di tutti i posti a sedere anche per i mezzi utilizzati per i servizi di linea di granturismo, anche le navette per gli aeroporti, nonché per i servizi non di linea svolti con autobus con conducente e per i servizi di linea e non di linea di navigazione, sui quali potranno viaggiare in piedi il 25 per cento dei viaggiatori omologati. Su funivie, cabinovie, seggiovie e funicolari si potrà occupare il 100 per cento dei posti seduti e la metà dei posti in piedi omologati. Infine, anche in vista della ripresa dell'anno scolastico, anche su scuolabus e altri mezzi di trasporto per gli studenti si potranno occupare tutti i posti a sedere disponibili e la metà di quelli in piedi.

La Lombardia non si adegua all'ordinanza ministeriale

I posti sui mezzi pubblici sono al centro dell'ennesimo caso tra governo e Regione Lombardia. Infatti il ministro Speranza, dopo le critiche del Cts al ritorno alle piene disponibilità dei posti a sedere sui mezzi (che riguardava anche tutti i treni nazionali), ha emanato un'ordinanza che fa in sostanza dietrofront, tornando alle misure in vigore in precedenza. La Regione però in una nota ha spiegato che non rispetterà l'ordinanza, e in Lombardia varranno dunque le norme regionali.

“In relazione all’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Lombardia e in vigore da oggi, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale – alla luce della nuova ordinanza emanata in data odierna dal ministro della Salute – Regione Lombardia, in attesa di valutare in maniera specifica e puntuale i contenuti di quanto previsto dalla nuova disposizione ministeriale e nell’ottica di un proficuo confronto da avviare in tempi rapidissimi con il Governo e con la Conferenza delle Regioni, conferma la propria ordinanza”, si legge in una nota di Palazzo Lombardia.

“Le decisioni assunte ieri dalla Regione – prosegue la Nota – oltre a essere in linea con i risultati dei dati sanitari relativi alla Lombardia delle ultime settimane, puntano a un allineamento con quanto già posto in essere da tempo, in materia di trasporto pubblico locale, da Regioni confinanti con la Lombardia.
Il tutto anche in un’ottica di dare la possibilità, a chi gestisce il trasporto pubblico locale, di programmare e ‘sperimentare’ nuove azioni in vista della ripresa dell’attività scolastica di settembre”.

“Si ricorda, infine – conclude la Nota – che in Lombardia per l’accesso al trasporto pubblico locale è sempre obbligatorio indossare la mascherina o indumenti idonei a coprire naso e bocca”.

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