Covid Lombardia, boom di ricoveri negli ultimi sette giorni: quali sono gli ospedali sotto pressione
L'arrivo della terza ondata del contagio da Coronavirus sta nuovamente mettendo in ginocchio gli ospedali lombardi. In appena una settimana, quella che va da martedì 2 a oggi 9 marzo, sono stati 1.192 i ricoveri in più registrati. Di questi, 170 riguardano pazienti che hanno necessitato, e continuano a necessitare, di cure maggiori in terapia intensiva.
Nel Bresciano situazione critica
La condizione dei nosocomi regionali è sempre più critica. Nelle ultime ventiquattro ore, i ricoveri sono aumentati di 216 unità, portando il totale a 5.416. Sfondato anche il muro dei 600 ricoveri in Rianimazione, dove in totale ora se ne contano 611. Restano per il momento stabili i contagi. A patire al momento le conseguenze peggiori sono gli ospedali del Bresciano, dove sia agli Spedali Civili ("Terapie intensive sature al 90 per cento") che alla Poliambulanza i pronti soccorso stanno vivendo una pressione importante che li induce a dirottare verso altri ospedali i pazienti che si presentano. Molti di loro sono già stati trasferiti all'ospedale in Fiera, mentre altri 30 sono stati portati in ospedali vicini che hanno offerto una mano per aiutare ad alleggerire il peso dei ricoveri per fornire le migliori cure a chi ne necessitasse. Esattamente come è accaduto durante la prima ondata del contagio, datata febbraio-marzo 2020. La situazione è sempre più grave, tanto che uno studio prevede il raggiungimento di quota 700 ricoverati in terapia intensiva al termine di questa settimana. Per questo motivo il Governo e la Regione stanno studiando nuove misure ad hoc per limitare la diffusione del contagio cercando di ridurre automaticamente la pressione sugli ospedali. Lo stesso governatore Fontana ha recentemente dichiarato di non escludere l'istituzione di una zona rossa regionale, mentre il Cts nazionale ha proposto, tra le altre cose, un lockdown nazionale durante i weekend.