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Covid 19

Lombardia, aumentano le denunce di contagi da Covid sul lavoro: più di 15mila riguardano donne

Aumentano i casi di denunce da parte di dipendenti che hanno contratto il Coronavirus sul luogo di lavoro: solo in Lombardia, da settembre a ottobre, si sono registrati più di tremila casi nuovi. A essere più colpite sono soprattutto le province di Milano, Monza-Brianza e Varese e a denunciare di più sono soprattutto le donne.
A cura di Ilaria Quattrone
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In Italia non aumentano solo i contagi da Coronavirus, ma anche le denunce da parte di dipendenti che hanno contratto il virus sul luogo di lavoro. Secondo quanto stimato dall'Inail, in un rapporto che analizza il periodo che va da gennaio al 31 ottobre, in Italia sono state registrate 66.781 denunce di cui 22.119 solo in Lombardia. I decessi invece sono stati 332, di cui 137 sul territorio lombardo. Nel confronto poi con l'ultima rilevazione del 30 settembre, i casi di denunce in Lombardia nell'ultimo mese sono stati 3.062 in più.

Infermieri, medici e operatori socio assistenziali quelli più colpiti

Le categorie più colpite sono quelle degli operatori sanitari: infermieri, medici e operatori socio assistenziali sono, soprattutto a causa della vicinanza con pazienti Covid, quelli che contraggono maggiormente il virus e che denunciano di più. Un dato drammatico considerato che nelle ultime settimane si sono rincorsi appelli di direttori sanitari e strutture che chiedono più operatori tra le loro fila. A essere più colpiti – secondo il rapporto dell'Inail – sono soprattutto i tecnici della salute che si attestano al 40,3 per cento, tra loro troviamo gli infermieri (79,7 per cento) e i fisioterapisti (5,9 per cento). Seguono poi le professioni qualificate nei servizi sanitari (14 per cento delle denunce) dove gli operatori socio sanitari sono la categoria più colpita con una percentuale del 99 per cento. Subito dopo loro troviamo le professioni qualificate nei servizi personali (13,9 per cento) dove sono gli operatori socio assistenziali ad attestarsi al 90,1 per cento mentre tra i medici la metà delle denunce – che in totale sono il 10,3 per cento – arriva da generici, internisti, cardiologi, anestesisti-rianimatori e chirurghi. Per quanto riguarda i decessi invece per quasi un terzo a essere coinvolto è soprattutto il personale sanitario e assistenziale.

Sono le donne la categoria più interessata

Dall'ultima rilevazione avvenuta il 30 settembre le province in cui sono state registrate più denunce sono state Milano, Monza-Brianza e Varese. Il dato più rilevante è quello che riguarda chi decide di denunciare: da gennaio al 31 ottobre a farlo sono soprattutto le donne. Al 31 ottobre sono state infatti il 72,1 per cento (15.945 denunce) mentre gli uomini sono stati solo il 27,9 ( 6.174 denunce). Tra di loro sono soprattutto le donne tra i 50 e i 64 anni con una percentuale del 32,5 per cento, seguono poi le donne tra i 35 e i 49 anni (27,5 per cento) e quelle tra i 18 e i 34 anni con l'11,3 per cento di casi. Per quanto riguarda gli uomini invece a denunciare sono sempre quelli tra i 50 e i 64 anni (12,1 per cento) a cui seguono coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni (9,4 per cento) e infine quelli dai 18 ai 34 anni (5,4 per cento). Anche in questo caso è soprattutto Milano a registrare più denunce tra le donne con 5.230 casi. Seguono Brescia e Bergamo rispettivamente con 2.185 e 1.824 denunce.

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