Lombardia, aumentano incidenza e Rt. Galli: “Evento atteso, ma non si rifletterà in più ricoveri”
Anche la Lombardia, come il resto d'Italia, mostra negli ultimi giorni una lieve inversione di tendenza sul fronte della situazione epidemiologica. Il monitoraggio dello scorso venerdì dell'Istituto superiore di sanità ha evidenziato come nella settimana compresa tra il 28 giugno e il 4 luglio l'incidenza di nuovi casi positivi al Covid-19 sia salita a 9.06 su 100mila abitanti, contro il dato di 8.38 della settimana precedente (compresa tra il 21 e il 27 giugno). Anche l'indice Rt è in lieve aumento: è passato dallo 0.63 della precedente rilevazione allo 0.63 dell'ultimo monitoraggio. Mentre per alcune regioni si inizia a parlare del rischio di ritornare in zona gialla, per la Lombardia tale prospettiva sembra ancora lontana. Fanpage.it ha chiesto un commento sulla situazione al professor Massimo Galli, infettivologo e primario dell'ospedale Sacco di Milano.
Professor Galli, anche la Lombardia mostra una leggera inversione di tendenza sul fronte della situazione Covid-19: aumentano casi, incidenza e Rt.
Purtroppo è un evento atteso rispetto al fatto che abbiamo a che fare con una variante molto diffusiva che sta prendendo rapidamente piede, anche questo com'era ovvio che accadesse. Questo però non si rifletterà probabilmente in significativo aumento di ricoveri e casi gravi perché le persone più a rischio sono già vaccinate e l'infezione interessa e interesserà soprattutto soggetti giovani che non hanno un'evoluzione grave della malattia. Purtroppo però avere molte infezioni è un evento che presenta comunque dei pericoli, degli elementi di contrarietà.
Professore resta però uno zoccolo duro di anziani che non si vaccina. Solo a Milano si stimano oltre 70mila persone e la Regione Lombardia sta organizzando una campagna speciale con i camper per convincerli. Pensa che basterà?
Mi auguro di sì: bisognerebbe però anche distinguere tra quelli che non si sono vaccinati perché non vogliono, la grande maggioranza, e una parte non trascurabile di persone che sanno di essersi già infettati, che hanno anticorpi e che non hanno esigenza di vaccinarsi.
Professore ieri l'Italia ha vinto gli europei e si sono viste ovunque scene di festeggiamenti con persone senza mascherine e assembrate. Già in occasione della festa scudetto dell'Inter c'erano state scene simili, che però non avevano portato a un incremento di casi. In questo caso cosa pensa che accadrà?
Dipende dai momenti: questo non è un momento favorevolissimo, siamo in crescita di diffusione di una variante pericolosa. Quindi insomma qualche effetto non positivo e qualche positivo in più all'infezione ce li possiamo aspettare.
Se l'infezione dilaga tra i giovani c'è da preoccuparsi?
A parte qualche raro caso grave tra i giovani, che comunque abbiamo visto, il punto vero è che se si contagiano i giovani si mantiene un'importante diffusione del virus che si riflette in una serie di negatività, compreso il fatto che più il virus si diffonde, più evolve.
Quindi lei inviterebbe i giovani a rispettare le precauzioni, come mantenere la mascherina in caso di assembramento.
Credo di averlo detto fino alla raucedine. Beccarsi quest'infezione non è una bella cosa, comunque sia. In linea generale se uno non si piglia quest'infezione è meglio, perché da tanti punti di vista ne sappiamo abbastanza poco.
Fosse stato nel premier inglese Boris Johnson quindi non avrebbe consentito le scene che si sono viste per Euro 2020.
Non mi sembra che questa persona si sia distinta nel tempo per avere un atteggiamento molto illuminato rispetto a questo genere di problemi.