Lombardia arancione rafforzata ma l’ex assessore Gallera dice che la priorità sono le riaperture
"Ci dobbiamo abituare a immaginare che, quando si arriva in zona arancione scuro o rossa, le scuole e altre attività economiche vadano chiuse per il tempo necessario per poi però riaprire subito dopo". Così l'ex assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera commenta la nuova decisione del Pirellone di trasformare tutta la regione in zona arancione rafforzata. E precisa: "Ora il mio focus è sull'economica lombarda, priorità le riaperture e i ristori".
Gallera: Ora mio focus è l'economia
A circa due mesi dal passaggio di testimone dell'assessorato a Letizia Moratti, Gallera non manca di dare la sua approvazione all'attuale gestione dell'emergenza sanitaria: "Intervenire con velocità su aree più circoscritte è una strada sicuramente corretta e speriamo che possa produrre dei risultati, lasciando al tempo stesso che in altre aree si possa condurre una vita un po' più normale e ordinaria". Gallera precisa anche che ora punta a ripristinare il mondo del sociale ed del commercio: "Non possiamo affrontare la pendemia – spiega in un'intervista rilasciata all'agenzia stampa Adnkronos – pensando solo di tenere chiuso tutto". Sarà necessario altro tempo per tornare alla normalità ma "dobbiamo riaprire alcune attività in sicurezza, come teatri, cinema, palestre, piscine" e garantire ristori "puntuali e precisi. Io sto facendo una ricognizione, perché molti ristori alla fine non sono arrivati e non arrivano". Per il consigliere "un dialogo costante con le associazioni e le singole imprese è fondamentale. Fra le imprese ‘c'è moltissima preoccupazione. La situazione è di grandissima tensione sociale".
Punta avanti oggi il consigliere lavorando con "prudenza e attenzione", come lui stesso ritiene di aver fatto anche nei mesi precedenti: "Il governo di Regione Lombardia è stata l'unica realtà istituzionale di questo Paese ad aver agito con grande senso di responsabilità e condizionato il governo nell'assumere decisioni drastiche contro la diffusione del virus". E se il 7 marzo è partito il lockdown in Italia "è solo grazie a Regione Lombardia, che ha investito il governo della gravità della situazione. Abbiamo fatto quello che, rispetto alle conoscenze e agli strumenti che avevamo, si poteva effettivamente fare".
Gallera su Draghi: Sono molto contento sul cambio di passo
Ora si attende un'efficace vaccinazione di massa. Per l'ex assessore i ritardi sono da imputare alla strategia della Commissione Ue: "Forse l'aver provato a ottenerle i vaccini a prezzi ridotti rispetto a quello che hanno fatto altri Paesi, come Stati Uniti, Israele e Regno Unito è stata una scelta politica sbagliata". Non mancano invece complimenti per il governo Draghi: "Sono molto contento' del cambio di passo dell'esecutivo, che ‘finalmente vuole assumersi pienamente la responsabilità che la Costituzione gli attribuisce nella gestione della pandemia". Così come non mancano critiche sul predecessore: "Il governo Conte ha cercato di delegittimare le Regioni: c'era un disegno politico preciso, cioè esasperare le difformità operative delle Regioni per legittimare un accentramento delle competenze, depauperando l'organizzazione del sistema sanitario regionale". Ora però i tempi sono cambiati: c'è la terza ondata Covid e l'economia da salvare su cui concentrarsi.