Lombardia: 46 mila domande del bando “Dote scuola” non finanziate. Regione al lavoro per altri fondi
Decine di migliaia di domande in più rispetto allo scorso anno, un incremento che la stessa Regione Lombardia definisce in una nota "senza precedenti". Si tratta del bando "Dote scuola sezione materiali didattici", oggetto questa mattina di un'interrogazione firmata dal Partito democratico, che chiedeva conto delle domande rimaste fuori dai finanziamenti nonostante fossero state ammesse. L’assessore di Regione Lombardia all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala nel suo intervento in aula ha spiegato: "Stiamo lavorando per dare risposte concrete e per trovare le risorse necessarie per tutti quei cittadini, famiglie e studenti che non hanno potuto beneficiare del bando ‘Dote scuola materiali didattici’. Sulla base dello straordinario numero di richieste pervenute quest’anno rispetto ai precedenti, 46mila domande in più, stiamo valutando ogni ipotesi per dare ulteriori risorse a questa nostra storica misura”.
Le domande ammesse e non finanziate sono quasi 46mila
Le domande ammesse al contributo sono pari a 124.821. Di queste, quelle finanziate coinvolgono 78.841 studenti. La sezione "Materiali Didattici" rappresenta una delle quattro componenti di "Dote Scuola" di Regione Lombardia ed è finalizzata all’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica. Ha una dotazione finanziaria pari a quasi 14 milioni di euro di risorse statali e 1,8 milioni di euro di risorse regionali per un totale di quasi 16 milioni. Le domande ammesse e non finanziate per l’anno 2021/2022 riguardano 45.980 studenti. "Il nostro obiettivo – ha concluso l'assessore – resta quello di garantire non solo la ripresa della scuola in presenza e in massima sicurezza, ma anche di offrire ai nostri studenti tutte le opportunità per poter frequentare al meglio e con tutti gli strumenti necessari le lezioni". Dalla maggioranza parole di soddisfazione per l'impegno assunto da Regione da parte di Patrizia Baffi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, che a margine dei lavori d’aula ha affermato: "L’auspicio ora è che nei prossimi giorni tutte le forze politiche e a tutti i livelli, sia regionale che nazionale, collaborino a sostegno dell’incremento dei fondi, per consentire al più presto l’evasione delle domande ammesse ma non ancora finanziate”.
Pd: Ci sono province dove il 50 per cento delle famiglie non ha ricevuto i finanziamenti
Dal Partito democratico la consigliera Paola Bocci ha sottolineato: "Ci sono province della Lombardia dove quasi il 50 per cento delle famiglie non ha ricevuto i finanziamenti. Non è accettabile: Regione intervenga subito stanziando ulteriori e sufficienti risorse". Sull'aumento delle richieste un ruolo deve averlo avuto anche la crisi legata al Covid: "Sicuramente la crisi seguita alla pandemia ha spinto molte più famiglie a partecipare alla Dote, rispetto agli anni scorsi, e non è comprensibile, né ha aiutato, la scelta di aver tenuto aperto il bando per un periodo di tempo più limitato del solito – prosegue Bocci –. Sono tante le persone che hanno assolutamente bisogno di questo sostegno e che ci hanno segnalato la difficoltà di accedervi. E noi abbiamo sempre chiesto in sede di bilancio di incrementare le risorse a carico di Regione Lombardia". Dal Partito democratico ricordano inoltre che in Lombardia sono cresciuti i cosiddetti Neet, cioè quei ragazzi che non studiano e non lavorano, e questo spesso "avviene anche perché le famiglie non riescono a sostenere le spese per gli studi. Lasciare fuori 45mila studenti lombardi significa un terzo senza sostegno".