video suggerito
video suggerito

Lolina, chihuahua malata al cuore: “Le restano pochi mesi di vita, la operano solo in Giappone”

La milanese Rosalia Miano è costretta a partire per Tokyo per salvare la sua cagnolina Lolita, malata al cuore: “È assurdo pensare che a Milano non ci sia un centro in grado di eseguire l’operazione e sono costretta a viaggiare per chilometri per salvare la vita al mio chihuahua”. Ma Rosalia non ci ha pensato due volte ed è pronta a partire.
A cura di Giorgia Venturini
1.927 CONDIVISIONI
Immagine

Un viaggio fino a Tokyo per salvare la vita al suo cane malato di cuore. È pronta ad attraversare mezzo mondo la milanese Rosalia Miano che a Fanpage.it racconta la sua storia: "Otto mesi fa al solito controllo di routine della mia cagnolina Lolita le hanno riscontrato una malattia al cuore. Purtroppo la sua valvola mitrale non funziona più correttamente facendo sì che il suo cuore si ingrossi sempre più a tal punto che il suo corpo non sarà più in grado di contenerlo". Rosalia dai veterinari scopre che la malattia di Lolita, un chihuahua, è degenerativa e che le rimangano pochi mesi di vita, al massimo un anno se non viene sottoposta con urgenza ad un intervento chirurgico alla riparazione della valvola mitrale. Ma c'è di più: l'operazione è molto costosa – tanto che la donna ha aperto una pagina Instagram "una_speranza_per_lolina" – e la eseguono solo una clinica di Tokyo e una di Londra. Eppure questa operazione "potrà riprendere a pieno la sua vita, senza continue somministrazioni di medicinali e con una vita libera di correre e di giocare ma soprattutto aver ancora del tempo da passare insieme a noi".

A Milano nessuna clinica veterinaria è in grado di fare l'intervento

Così la donna si è trovata a un bivio: "Lasciare vivere il mio cane così, con una morte certa tra pochi mesi oppure partire. Certo la prima sarebbe la strada più semplice ma una persona che ama follemente il suo compagno di vita come me questa opzione non è considerabile e la cosa che mi lascia più perplessa è come un posto come l'Italia soprattutto Milano non sia ancora preparata ad affrontare questa patologia soprattutto se parliamo di cani di piccola taglia". Per Rosalia è assurdo pensare che deve accompagnare il suo cane a chilometri di distanza per una operazione. E poi precisa: "La strada sarà lunga ma noi non demordiamo e soprattutto vorrei sensibilizzare le persone che la soluzione c'è, è a volte prendere la strada di fare sopprimere il proprio peloso o aspettare la sua morte precocemente non e sempre la scelta giusta".

1.927 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views