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Lockdown a Milano, il sindaco Sala: “Voglio essere coinvolto in questa decisione”

Il sindaco Sala punta il dito ancora una volta contro una eventuale chiusura per la città di Milano, ipotesi balenata in questi giorni dopo il crescente aumento di nuovi contagi quotidiani per il capoluogo lombardo. “In caso di una decisione di questo tipo voglio essere coinvolto”, ha spiegato il primo cittadino in un video pubblicato sul proprio profilo Facebook. Sala ha inoltre sottolineato la necessità prima di fare una scelta così netta di vedere gli effetti delle chiusure di questi giorni.
A cura di Chiara Ammendola
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Il sindaco di Milano Beppe Sala
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"Se il lockdown s'ha da fare io sindaco di Milano voglio essere coinvolto in questa decisione, non voglio essere informato tramite terzi", così il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a esprimersi questa mattina sull'ipotesi di una chiusura locale per alcune città come il capoluogo lombardo o anche quello campano che balena ormai da qualche giorno. Il primo cittadino ha spiegato che non esistono partiti pro o contro le chiusure.

Non esistono partiti pro e contro lockdown

"È come se si volesse creare l'idea che c'è un partito del no lockdown, rappresentato per esempio da me e dal sindaco di Napoli De Magistris, e un partito del lockdown rappresentato dal ministero della Salute. Mi preoccupa e non è così – ha spiegato Sala in un video postato sul proprio profilo Facebook – se si deve fare il lockdown, io da sindaco del comune di Milano, da padre di questa comunità voglio essere coinvolto. Voglio vedere i dati voglio ed essere partecipe della decisione. Non voglio vedere le ipotesi sui giornali fatte filtrare, anzi più che filtrare, comunicate da un consulente del ministero della Salute e chiedo di essere partecipe".

Aspettiamo l'effetto delle chiusure messe in atto questi giorni

Sala ha inoltre spiegato che quella di un lockdown locale per Milano così come per altre città dovrebbe essere una ipotesi da valutare tra qualche giorno quando si inizieranno a vedere i primi risultati nelle chiusure disposte in questi giorni. "Abbiamo messo in atto delle misure già dolorose: pensate ai ristoratori, ai bar, a tutti coloro che fanno parte della comunità dello spettacolo, ai tassisti, al mondo dello sport. Vogliamo vedere che effetto hanno queste azioni? Vogliamo darci qualche giorno per vedere l'effetto di queste azioni? Perché il giorno dopo aver adottato questa misure si esce dicendo ‘ma forse poi si fa il lockdown'? Altrimenti perché le abbiamo fatte?", ha concluso il sindaco Giuseppe Sala. "C'è una mano che toglie e c'è una mano che dà: se dovessimo andare verso un lockdown generale voglio capire come funziona la mano che dà e quindi il governo Conte mi deve dire come mi aiuta con la comunità milanese e come saranno sostenuti coloro che sono in difficoltà".

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