La sede di Fratelli d’Italia a Milano affittata a poco più di 9mila euro all’anno: il caso finisce in Regione
Il caso della sede milanese di Fratelli d'Italia, in affitto all'interno di un locale di proprietà del Pio Albergo Trivulzio in corso Buenos Aires a poco più di 9mila euro all'anno per circa 100 metri quadrati, approda adesso in Consiglio regionale.
Così, dopo l'interrogazione presentata dal capogruppo dei Cinque Stelle Nicola Di Marco, è intervenuto direttamente l'assessore al Welfare Guido Bertolaso: "L'immobile di corso Buenos Aires è stato assegnato nel 2018 attraverso una procedura pubblica. La gara è risultata deserta e ha portato a un'assegnazione privata, con l'immobile che è stato concesso all'associazione di FdI con un contratto di abitazione non locativa per un periodo di 6+6 anni" ha chiarito Bertolaso. "L'importo del canone è stato di 9.234 euro annui oltre alle spese, con l'obbligo di eseguire lavori per un valore di oltre 12mila euro". Lavori che sarebbero stati "puntualmente" portati a termine.
E quindi, quando contratti di questo genere andranno in scadenza, "o si rinegozierà oppure si sostituiranno gli inquilini, e si andrà avanti con quelle che sono le attività di competenza". Ovvero "fornire assistenza agli anziani con la gestione degli immobili da cui recuperare denaro, interesse pubblico del tutto diverso da quello inerente al diritto all'abitazione". "Stiamo cercando di far funzionare il Pat per la sua mission: non è stato mandato via neanche un inquilino fragile", ha dichiarato sempre l'assessore al Welfare.
La questione, del resto, era emersa nei mesi scorsi con lo scoppio dell’ennesima polemica per le case del Pio Albergo Trivulzio, date in affitto a prezzo stracciato anche a personaggi noti e facoltosi. Nel caso della sede meneghina di Fratelli d'Italia al numero 15 di corso Buenos Aires, a firmare il contratto come garante nel 2018 fu Daniela Santanché, oggi ministra del Turismo per il governo Meloni e presto a processo per falso in bilancio. Il tutto mentre sullo storico ente assistenziale cittadino, che vanta uno dei più ingenti patrimoni immobiliari della città (oltre 1500 appartamenti) e gravi problemi di bilancio, si è abbattuta l'ennesima bufera, tra la cessione al fondo immobiliare pubblico Invimit Sgr e l'Affittopoli degli inquilini vip che, pur potendosi permettere affitti più alti, gode di canoni d'affitto più che agevolati (come 400 al mese per un appartamento di 240 metri quadrati in corso Magenta).