Lo studente 16enne che ha accoltellato la professoressa ad Abbiategrasso: “Non so perché l’ho fatto”
Lo studente di 16 anni che lunedì mattina, 29 maggio, durante una lezione di italiano sui Promessi sposi ha accoltellato la sua professoressa Elisabetta Condò "ha ammesso la propria responsabilità", ma come scrive il gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere non è ancora riuscito "a fornire una giustificazione per il gesto compiuto". "Non so perché l'ho fatto", ha detto il ragazzo che in questo momento il ragazzo si trova ricoverato nel reparto di Neuropsichiatria adolescenziale dell'ospedale San Paolo di Milano. Mentre i suoi genitori non riescono a spiegarsi il suo comportamento, il legale valuta se avanzare una richiesta di perizia psichiatrica.
L'aggressione di lunedì
La classe dell'istituto scolastico Emilio Alessandrini di Abbiategrasso (Milano) era impegnata in una prova di gruppo sui Promessi sposi. Come ha raccontato uno studente a Fanpage.it, il 16enne rischiava di essere bocciato "perché avrebbe potuto prendere 5 in condotta". Aveva chiesto alla professoressa Condò di essere interrogato in storia per recuperare un'insufficienza, ma avrebbe dovuto aspettare la fine di quel compito.
Mentre l'insegnante era andata ad aiutare altri due studenti, il 16enne avrebbe preso dallo zaino un pugnale da caccia con una lama di 30 centimetri e una pistola giocattolo e iniziato a colpire la professoressa. Cogliendola di spalle, la colpisce al collo, all'avambraccio e alla testa, fino a che la 51enne non riesce a scappare.
Dopodiché, il 16enne ha fatto uscire tutti i compagni di classe e ha atteso i carabinieri. Nel frattempo, si sarebbe ferito da solo al capo e alle braccia.
L'arresto e l'udienza
Per il giudice per le indagini preliminari Nicoletta Cremona che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il ragazzo accusato di tentato omicidio aggravato, dietro richiesta del procuratore capo della procura dei minori Ciro Cascone e della pm Giulia Pezzino, si sarebbe trattato di un "episodio isolato".
Perciò, l'accoltellamento della professoressa per il giudice non sarebbe ascrivibile al "disagio e malessere diffuso in alcune fasce della popolazione giovanile e adolescenziale". Inoltre, almeno per il momento, il 16enne non è ancora riuscito a giustificare quanto fatto e "non ha formulato alcuna riflessione critica rispetto alla gravità dei propri agiti".
"Non so perché l'ho fatto"
"Non so perché l'ho fatto", avrebbe detto il ragazzo durante l'udienza, "non avevo una ragione precisa per colpire la professoressa". A questa incertezza viene aggiunta quella dei suoi genitori: "Siamo preoccupati perché non sappiamo cosa abbia nostro figlio, cosa ha provocato un comportamento così grave", hanno detto dall'ospedale, "per questo non sappiamo cosa fare per curarlo".
La professoressa Condò nei giorni scorsi è stata sottoposta a un intervento chirurgico d'urgenza di oltre 6 ore e sarebbe stata dichiarata fuori pericolo. Il legale del ragazzo, l'avvocato Stefano Rubiu, si è detto stupito della misura cautelare decisa dal gip e ha dichiarato che valuterà nei prossimi giorni se avanzare una richiesta di perizia psichiatrica.