Lo Chef Rubio tra le 24 persone denunciate da Liliana Segre per messaggi “diffamatori”
Le 24 persone denunciate da Liliana Segre lo scorso lunedì 6 dicembre sono per la maggior parte ignoti. Tra di loro, però, c'è un nome che è più che noto: Gabriele Rubini. Più conosciuto come Chef Rubio, lo scorso aprile aveva attaccato la senatrice a vita definendo "vergognoso" il "silenzio sistematico" su quella che definiva "pulizia etnica" contro i palestinesi in Israele.
La denuncia annunciata al Forum delle donne ebree d'Italia
L'intenzione di denunciare per vari messaggi ricevuti sui social l'aveva annunciata lo scorso novembre al Forum nazionale delle donne ebree d'Italia. "Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano", aveva detto Segre, "ma adesso lo denuncio, poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni".
Per questo motivo il 6 dicembre, assistita dall'avvocato Vincenzo Saponara, si è presentata dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano per presentare le denunce. Ora i militari stanno indagando per risalire all'identità degli autori di quei messaggi di "odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte".
Chef Rubio e Twitter
L'ex rugbista e Chef Rubio è nato a Frascati, a Roma, 39 anni fa. È famoso per i programmi televisivi "Unti e bisunti" e "Camionisti in trattoria", ma anche per la sua presenza sui social network. In particolare su Twitter: per un tweet di tre anni fa, infatti, era già stato denunciato per istigazione all'odio razziale per un tweet in cui definiva "abominevole" lo stato di Israele.
Non è mancato anche il suo commento a quest'ultima vicenda: "Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d'insediamento israeliana e dell'esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all'odio?", chiede ancora su Twitter prima di affermare: "I silenzi di parte sono odio, non chi resiste".