Elezioni Brescia 2023, i risultati definitivi: vince il centrosinistra, Laura Castelletti è la nuova sindaca

La candidata del centrosinistra Laura Castelletti festeggia l'elezione a sindaca in piazza della Loggia a Brescia. Nel suo primo discorso da prima cittadina tiene a precisare: "Questo risultato è figlio del buon governo di questi dieci anni. È un'emozione essere la prima donna sindaco di Brescia, soddisfazione aver vinto al primo turno. La città ha dato una chiara indicazione della strada da percorrere".

Appena arrivata a piazza Della Loggia, dove è stata accolta da una folla in festa per la sua elezione, la neo sindaca di Brescia Laura Castelletti ha voluto subito annunciare il nome del vicesindaco. "Sarà Federico Manzoni", ha dichiarato prima di aggiungere: "Dobbiamo costruire una giunta di esperienza e che porterà con sé novità perché la città si trasforma e ha bisogno di nuove risposte. Porteremo competenze e passione".

Laura Castelletti è pronta a diventare la nuova sindaca di Brescia. Con metà delle sezioni scrutinate, la vittoria della candidata del centrosinistra è quasi certa. I punti di distacco con il candidato del centrodestra Fabio Rolfi sono circa 13 e Castelletti ha superato il 54 per cento delle preferenze. Nessun ballottaggio, quindi, ma vittoria al primo turno.

Al comitato elettorale i sostenitori della ex vicesindaca di Brescia hanno accolto la loro ormai neo sindaca con bandiere sventolanti e trombe. Poco dopo, Castelletti si è diretta verso il portico della Loggia.

Cresce il distacco tra Laura Castelletti e Fabio Rolfi, al punto che la candidata di centrosinistra è proiettata verso la vittoria al primo turno. Con 71 sezioni rilevate su 203, la vicesindaca uscente è salita al 54,5 per cento di preferenze, mentre il candidato di centrodestra è fermo al 42,1 per cento.

Per Alessandro Maccabelli la soglia del 3 per cento è sempre più lontana (1,0 per cento), mentre per Alessandro Lucà è a portata di mano (2,4 per cento).

È ormai confermato il testa a testa tra Laura Castelletti e Fabio Rolfi. La candidata del centrosinistra, con 43 sezioni scrutinate su 203, al momento conta il 53,33 per cento di preferenze. Il rivale è, per ora, staccato di dieci punti: il candidato di centrodestra è fermo al 43,26 per cento.

Con 20 sezioni scrutinate su 203, cambia lo scenario. La distanza tra centrosinistra e centrodestra si è ridotta notevolmente, con 51,31 per cento ancora guida Laura Castelletti. Tuttavia, Fabio Rolfi si è avvicinato portandosi al 45,78 per cento. Un testa a testa che proseguirà fino all'ultimo voto, con l'ipotesi ballottaggio che si fa sempre più concreta.

Resta ancora sotto il 3 per cento Alessandro Lucà, che al momento ha ottenuto il 2,06 per cento di voti. Alessandro Maccabelli sale leggermente, a 0,85 per cento.

Sono 203 le sezioni della città che dovranno essere scrutinate. Le prime 10 offrono già un panorama di quello che sarà l'andamento delle votazioni. In testa c'è la vicesindaca uscente, Laura Castelletti, con il 59,88 per cento di preferenze. L'avversario di centrodestra Fabio Rolfi, al momento, è fermo al 37,05 per cento. Con questo scenario, non sarebbe necessario ricorrere al ballottaggio.

Alessandro Lucà ha raccolto il 2,32 per cento di voti, mentre Alessandro Maccabelli lo 0,75 per cento.

A un'ora dalla chiusura dei seggi, sono arrivati i dati ufficiali sulle affluenze. La piattaforma del ministero dell'Interno, Eligendo, mostra i numeri relativi a tutti i 106 comuni chiamati al voto in questi due giorni. In particolare, l'altro capoluogo di provincia lombardo che dovrà scegliere il nuovo sindaco, ovvero Sondrio, ha registrato un calo di quattro punti rispetto al 2018. Quest'anno, infatti, l'affluenza si è attestata al 54,10 per cento, mentre cinque anni fa aveva raggiunto il 58,05 per cento.

Nella Città Metropolitana di Milano, il comune di Cologno Monzese ha subito un calo drastico. Solo il 48,09 per cento degli aventi diritto è andato a votare, mentre nel 2018 ci era andato il 60,91 per cento.

Calo che si è verificato in misura minore anche a Cinisello Balsamo, dove il dato ufficiale vede un'affluenza del 46,17 per cento, mentre alle precedenti elezioni amministrative era al 49,06 per cento.

In contro tendenza c'è Seregno. Il comune in provincia di Monza e della Brianza ha visto un aumento dell'affluenza alle urne di quasi tre punti percentuali. Quest'anno, infatti, ha raggiunto il 53,20 per cento mentre nel 2018 si era fermata al 50,48 per cento.

Con la chiusura dei seggi arrivano i primi dati sull'affluenza. Per quanto riguarda la città di Brescia, il dato ufficiale è del 57,84 per cento degli aventi diritto che sono andati a votare tra ieri e oggi, quindi 85.555 elettori. Numero leggermente inferiore alla media provinciale, che al momento si attesta al 58,13 per cento. Stando ai dati pubblicati dalla piattaforma Eligendo del ministero dell'Intero, al momento risulta che l'affluenza media della regione Lombardia è stata del 53,83 per cento.

Questi i dati parziali sull'affluenza media relativi alle province lombarde:

• Bergamo: 56,16%
• Brescia: 58,13%
• Como: 55,29%
• Cremona: 60,00%
• Lecco: 50,00%
• Lodi: 59,31%
• Mantova: 56,60%
• Milano: 48,51%
• Monza e della Brianza: 52,66%
• Pavia: 63,36%
• Sondrio: 53,94%
• Varese: 51,15%

Alle 15 di oggi, lunedì 15 maggio, si sono chiusi i seggi a Brescia. Lo spoglio dei voti sono già iniziati. Si attendono ancora i dati sull'affluenza, ieri sera alle 23 si era fermata al 44,59 per cento.

Ci sono alcuni comuni che hanno eletto il proprio sindaco in un solo giorno di votazioni. Certo, anche per loro i seggi di chiuderanno alle 15 di oggi, ma essendosi presentato un solo candidato e avendo superato il quorum del 40 per cento di affluenza, non ci sono dubbi sull'esito dell'elezione.

Si tratta, in particolare, dei comuni di Barghe e di Borno nel Bresciano. Alle 23 di ieri sera, il primo ha registrato il 46,52 per cento di aventi diritto al voto che si sono recati alle urne, il secondo il 51,23 per cento. Matteo Rivadossi è pronto a iniziare il suo secondo mandato consecutivo, questa volta dopo aver corso senza rivali (nel 2018 si erano candidati in tre). Per quanto riguarda il secondo, Giovanni Battista Guerra inizia il suo terzo mandato dopo aver vinto tre volte senza mai uno sfidante.

Lo stesso scenario si ripresenta in tre comuni in provincia di Sondrio. A Gerola Alta, paese da poco più di 160 abitanti, Rosalba Acquistapace è pronta a iniziare il terzo mandato. Renata Petrella a Chiesa in Valmalenco e Graziano Murada ad Albosaggia si apprestano a inaugurare il secondo mandato, facendo notare una "pesantezza della burocrazia" ed "eccessive responsabilità" che scoraggiano sempre di più all'impegno politico.

Insieme a Brescia, l'altro capoluogo di provincia al voto in queste amministrative è Sondrio. Il sindaco uscente Marco Scaramellini si ripresenta con la sua lista civica Sondrio Viva ed è appoggiato da tutto il centrodestra: Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Sondrio Liberale e Popolare Retici.

Il suo sfidante principale è Simone Del Curto che gode dell'appoggio del centrosinistra, con Partito Democratico, Sondrio Democratica, Sinistra per Sondrio e Sondrio 2020, e si presenta con una sua civica Futuro Insieme.

Tra loro, c'è Luca Zambon. Il più giovane dei tre, con 39 anni, si presenta solo con una civica: Luca Zambon sindaco. Letizia Moratti presidente.

Proprio come Brescia, avendo più di 15mila abitanti sarà necessaria la maggioranza assoluta dei voti. Altrimenti, si ricorrerà al ballottaggio previsto per il 28 e 29 maggio.

I seggi chiuderanno alle 15 e subito dopo inizierà lo spoglio. Nel giro di poche ore, saranno disponibili le prime proiezioni sull'esito del voto. I risultati possono essere seguiti in diretta sul sito dedicato del ministero dell'Interno Eligendo che riporta anche i dati sull'affluenza e i confronti con le passate elezioni.

Dopo dieci anni di Emilio Del Bono, la destra vuole riprendersi Brescia. Il leghista Fabio Rolfi, già vicesindaco e assessore regionale. ha potuto contare anche in campagna elettorale sull'appoggio dei leader di partito che formano la sua coalizione. Nonostante FdI avesse messo in dubbio la sua candidatura all'indomani delle elezioni regionali, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, chi più chi meno, hanno fatto sentire il proprio supporto specie durante gli ultimi giorni.

Dovrà battere alle urne Laura Castelletti, vicesindaca facenti funzioni di sindaco dopo che Del Bono è approdato in consiglio regionale. Portando avanti quanto fatto negli ultimi 10 anni dalla giunta comunale, secondo i sondaggi è in vantaggio su Rolfi. Considerando anche che sia alle elezioni politiche di settembre che alle regionali, la coalizione che la supporta si è attestata intorno al 50 per cento.

Sembra una corsa a due, quindi, ma nel caso si dovesse arrivare al ballottaggio Castelletti sarebbe nettamente favorita su Rolfi.

Alessandro Lucà dovrebbe aggiudicarsi almeno un posto in consiglio comunale. Una delle liste che lo supporta, però, dovrà superare la soglia di sbarramento al 3 per cento. Lo stesso discorso vale per Alessandro Mirabelli, che può contare solo su una lista.

Sono quattro i candidati alla carica di sindaco di Brescia. Laura Castelletti è la vicesindaca uscente che ormai stava sostituendo dal 31 marzo scorso Emilio Del Bono. L'ex primo cittadino, infatti, è diventato consigliere regionale. Castelletti è sostenuta dal centrosinistra e da Azione – Italia Viva – +Europa. Oltre al Pd, c'è il sostegno anche di diverse civiche: Brescia 2030, Al Lavoro con Brescia, Brescia Attiva, Brescia Green, Brescia Capitale e Laura Castelletti sindaco, in tutto otto.

Fabio Rolfi, invece, gode dell'appoggio del centrodestra formato da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. A queste, si affiancano tre civiche: Fabio Rolfi sindaco, Brescia Davvero e Viva Brescia (sei liste).

Per quanto riguarda Alessandro Lucà, il candidato è supportato dal PCI Partito Comunista italiano, il Movimento 5 Stelle e Unione Popolare (tre liste).

Infine, Alessandro Mirabelli corre con alle spalle la sola lista civica Maddalena.

Nel fac simile della scheda elettorale delle elezioni amministrative a Brescia 2023 è possibile vedere i nomi dei quattro candidati e le rispettive liste a sostegno. Solo Alessandro Maccabelli è sostenuto da una singola lista, la civica Maddalena. La vicesindaca uscente Laura Castelletti, invece, è appoggiata da otto liste del centrosinistra, mentre il centrodestra e le sue civiche supportano Fabio Rolfi con sei liste. Infine, Alessandro Lucà è il nome scelto dal Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e Partito Comunista italiano.

I seggi per le elezioni comunali a Brescia sono rimasti aperti ieri, domenica 14 maggio, dalle 7 alle 23 per la prima giornata di votazioni. Secondo i dati ufficiali, solo il 44,59 per cento degli aventi diritto è andato a votare. Rispetto al 2018, quindi, l'affluenza è in calo di oltre 12 punti percentuali. Cinque anni fa, però, si votava in un giorno solo, mentre quest'anno le urne rimangono aperte fino alle 15 di oggi, lunedì 15 maggio.

In tutta la regione Lombardia, i comuni al voto sono 106. Il dato di affluenza medio si è attestato al 42,34 per cento, con picchi superiori al 50 per cento come in provincia di Pavia. Il più basso, alle 23 di domenica, è quello registrato nella Città Metropolitana di Milano con 37,83 per cento.

Questo il dato medio per provincia:

• Bergamo: 44,98%
• Brescia: 45,04%
• Como: 44,07%
• Cremona: 50,11%
• Lecco: 38,89%
• Lodi: 48,61%
• Mantova: 44,68%
• Milano: 37,83%
• Monza e della Brianza: 41,72%
• Pavia: 51,83%
• Sondrio: 42,91%
• Varese: 41,25%