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Litiga con suo zio e dà fuoco alla villetta dove abitano insieme, 28enne arrestato

Un 28enne è stato arrestato per aver dato fuoco alla villetta dove viveva con la sua famiglia nel Bresciano e per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane ha appiccato l’incendio dopo l’ennesimo litigio con lo zio e ha provato a fuggire colpendo i carabinieri.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Un 28enne, dopo l'ennesimo litigio con lo zio, ha dato fuoco alla villetta in via Rudiana a Comezzano Cizzago (in provincia di Brescia) dove viveva con lui e il resto della famiglia. Poco dopo, intorno alle 21:30 di mercoledì 23 agosto, sono arrivati sul posto i vigili del fuoco per spegnere le fiamme e i carabinieri. I militari hanno arrestato subito il ragazzo che, nel tentativo di scappare, li ha colpiti con calci e pugni. Il 28enne in questo momento si trova in carcere e dovrà rispondere dei danni causati dall'incendio e di resistenza a pubblico ufficiale.

Il litigio con lo zio e l'incendio

Il 28enne abita al pianto terra della villetta di via Rudiana insieme alla madre. Al piano superiore, invece, vivono lo zio 52enne, sua moglie e la nonna del ragazzo. Da quanto è stato ricostruito finora, il giovane ha litigato con lo zio e, dopo averlo minacciato, ha preso una tanica di benzina e l'ha versata sulle scale che portano al seminterrato dove dorme.

Il rogo che ne è scaturito ha danneggiato l'intero edificio, compreso quindi il piano superiore dove abita lo zio. Anche a causa del fumo sprigionato dall'incendio, la villetta è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco di Chiari e Orzinuovi intervenuti e posta sotto sequestro. L'operazione di spegnimento delle fiamme è durata in tutto un paio d'ore e nessuno è rimasto ferito.

L'arresto e il rinvio dell'udienza

I carabinieri di Trenzano arrivati sul posto hanno arrestato il 28enne, dopo che era stata trovata la tanica di benzina che il ragazzo aveva appena usato. Nella mattinata di oggi, giovedì 24 agosto, il giovane è comparso in Tribunale per il giudizio direttissimo per quanto riguarda la resistenza a pubblico ufficiale.

Al momento dell'arresto, infatti, il 28enne aveva provato a fuggire colpendo più volte i carabinieri. Tuttavia, il presidente della prima sezione penale Roberto Spanò ha dovuto rinviare l'udienza, e disporre la custodia in carcere, a causa del comportamento del ragazzo mentre era sul banco degli imputati. Il 28enne sarà chiamato a rispondere anche dei danneggiamenti causati dall'incendio che ha appiccato.

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