Lite per un cane a Como, arrestato il 17enne che ha mandato in coma un pensionato: “È pericoloso”
È stato arrestato perché incapace di gestire la propria rabbia il ragazzo di 17 anni che ha calpito alla testa un uomo di 67 anni al termine di una banale lite sul cane del minorenne. L'uomo si trova ancora in coma in gravissime condizioni nel reparto di neurorianimazione dell'ospedale Sant’Anna di Como. In un primo momento il ragazzo si era dato alla fuga per poi presentarsi ai carabinieri tre ore dopo con lo zio. Per lui ora sono scattate le manette.
Il 17enne si trova nel carcere minorile
Per i giudici del Tribunale dei minori il 17enne non è in grado di gestire la sua rabbia così hanno accolto la richiesta del pubblico ministero: nei confronti del ragazzo è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare nel carcere minorile di Beccaria. Il giovane infatti è ritenuto pericoloso per la società e pertanto, se lasciato a piede libero, potrebbe reiterare il reato. A convincere i giudici sono state anche le parole dell'arrestato che davanti al pubblico ministero ha detto: "Se qualcuno tocca la mia famiglia a me va il sangue alla testa".
Il pugno dopo una banale lite
I fatti risalgono a mercoledì 29 settembre: attorno alle 18.30 in via Roma a Tavernerio, nel Comasco, la figlia del 67enne si trovava alla guida dell'auto quando improvvisamente si è trovata davanti il cane. Così il 17enne, nonché proprietario del cane, ha iniziato la discussione scagliandosi contro la ragazza. A questo punto l'uomo è sceso dall'auto difendendo la figlia. Dopo qualche secondo il minore, o con un pugno o con uno schiaffo, ha colpito il padre della ragazza che nel cadere a terra ha sbattuto la testa perdendo conoscenza. Da allora l'uomo non si è ancora svegliato.