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Liste d’attesa in Lombardia, la denuncia: “La prima visita oculistica disponibile? È nel 2027”

La denuncia del Pd lombardo. “Di fronte ad un’attesa di oltre tre anni non è difficile indovinare cosa farà il cittadino in questione. Se potrà, pagherà una visita in privato. Altrimenti aspetterà, rinunciando di fatto a curarsi”.
A cura di Francesca Del Boca
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La prima disponibilità per una visita oculistica in Lombardia, prenotata attraverso il sistema sanitario nazionale? Nel 2027. Ovvero tra ben quattro anni.

A denunciarlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Casati, che attraverso un post recentemente pubblicato su Facebook riporta la segnalazione di un cittadino bergamasco, classe 1959.

"Ieri mi è arrivata questa segnalazione", scrive il politico sul proprio profilo social. "Di fronte ad un'attesa di oltre tre anni, non è difficile indovinare cosa farà il cittadino: se potrà, pagherà una visita in privato, altrimenti aspetterà, rinunciando di fatto a curarsi". 

Ea ancora. "Quando insistiamo sul problema delle liste d’attesa, quando denunciamo la profonda ingiustizia di un sistema che ‘o paghi o aspetti‘, ci riferiamo a situazioni di questo genere", continua lo scritto.

"Diventa sempre più urgente velocizzare l’iter che porta al CUP unico (quindi un'agenda di tutte le disponibilità "slot" delle strutture pubbliche e private convenzionate) perché non c'è altro modo per agevolare le prenotazioni e monitore la situazione di visite ed esami dei cittadini lombardi". Il post si conclude con un appello: "In Lombardia serve più efficienza, e serve agire subito".

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