Liliana Segre rinuncia a un evento al Memoriale della Shoah, il figlio: “È stanca degli insulti, ma non si fermerà”
Ieri sera, mercoledì 22 gennaio, al Memoriale della Shoah di Milano si è celebrata l'inaugurazione della mostra di Marcello Maloberti, dedicata al Giorno della Memoria. All'evento avrebbe dovuto partecipare anche la senatrice a vita Liliana Segre, che da quella via Ferrante Aporti era stata deportata fino al campo di concentramento di Auschwitz, ma al quale ha deciso di rinunciare all'ultimo momento. "È stata una giornata molto calda", ha spiegato all'Ansa Roberto Jarach, presidente del Memoriale della Shoah di Milano, "stiamo vivendo il Giorno della Memoria in un clima molto negativo, dopo l'uscita del film Liliana, per questo florilegio di attacchi sui social alla senatrice che sono immeritati e infondati e fuori luogo".
Gli insulti sui social per il documentario sulla vita della senatrice Segre
Liliana è un documentario diretto da Ruggero Gabbai sulla vita della senatrice Segre, dalla deportazione nei campi di concentramento al suo impegno nel sociale, nella testimonianza e nel ricordo. In questi ultimi giorni di gennaio il film è stato distribuito in alcuni cinema italiani proprio in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio). Tuttavia, sui social si sono moltiplicati gli insulti rivolti direttamente alla senatrice a vita e anche alle stesse sale che proiettano il documentario.
"‘Fare i soldi con il film’, siamo arrivati a bassezze di questo tipo. Ma come si fa?", ha commentato Jarach a margine della posa delle pietre d’inciampo per Aldo, Elena, Emilia e Italo Levi, "vorremmo che questi eccessi fossero frenati ed eliminati". Secondo il presidente del Memoriale della Shoah di Milano, "non si dovrebbe dare importanza a queste persone che insultano sulla stampa e sui giornali, perché sono una minoranza e dargli risalto credo sia negativo".
Il figlio di Liliana Segre: "Non è tipo da fermarsi"
Nel pomeriggio del 22 gennaio, dunque, Segre avrebbe detto a Jarach di non riuscire a partecipare all'inaugurazione della mostra di Marcello Maloberti: "Non me la sento di uscire", avrebbe affermato la senatrice, "non me la sento di fronteggiare certe situazioni". "Ci sentiamo regolarmente", ha aggiunto il presidente del Memoriale della Shoah di Milano, "spesso mi dice ‘sono stanca‘ degli insulti'".
Ad Ansa, il figlio della senatrice, Luciano Belli Paci, ha rassicurato: "Ci ha fatto l'abitudine, non è tipo da fermarsi. È stanca e ha ridotto gli impegni, certo non le fanno piacere gli insulti ma non si ritira". Il prossimo 28 gennaio, Segre sarà al Quirinale per la cerimonia in occasione del Giorno della Memoria, mentre il 6 febbraio sarà all'evento organizzato al Memoriale della Shoah dalla Comunità di Sant'Egidio.