Liliana Segre al sit-in a Milano per i fratellini Bibas morti a Gaza: “Non è politica, stiamo parlando di bambini”

Era presente anche la senatrice a vita Liliana Segre alla manifestazione organizzata in piazza della Scala, a Milano, dalla Comunità ebraica in ricordo dei fratellini Bibas, rispettivamente di 4 anni e 9 mesi, che hanno perso la vita a Gaza.
La senatrice si è fermata poco alla manifestazione, ma, nel breve tempo trascorso davanti a Palazzo Marino, ha preso un palloncino giallo, simbolo con cui ha ricordato più volte il dolore per tutti i bambini che hanno perso la vita in guerra. A chi le ha chiesto il motivo della sua partecipazione, Segre ha risposto così: "Non si tratta di politica. Stiamo parlando di bambini. Essere qui, vecchia come sono, è già la risposta a qualunque domanda".
"Questo presidio non è politico, non è contro nessuno, è una manifestazione di solidarietà per questi poveri bambini", ha spiegato anche Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano. "Al Comune chiediamo di starci vicino, di essere con noi. Non è una logica politica avere chiesto al Comune di illuminare il palazzo, è una logica di umanità. I bambini sono tutti uguali".
La parole pronunciate dal presidente fanno riferimento alla richiesta avanzata dalla comunità ebraica al Comune di Milano, così come ad altre istituzioni, di illuminare di arancione Palazzo Marino, in ricordo dei due bimbi. "Non credo che lo faremo", era stata la risposta del sindaco di Milano Beppe Sala. La Regione, invece, ha accolto la richiesta e ha illuminato Palazzo Lombardia e il Pirellone.