Licenziato dal lavoro per aver fatto lo scrutatore alle elezioni: “Ho contribuito a preservare la democrazia”
"Licenziato dal lavoro per il semplice fatto di aver fatto lo scrutatore ai seggi". Inizia così il post Facebook di Paolo Sommariva, 39enne di Sant'Angelo Lodigiano. Secondo il suo racconto, l'uomo era in prova in un supermercato Md di Borghetto Lodigiano, ma si sarebbe assentato per un paio di giorni per fare lo scrutatore ai seggi del suo Comune per le elezioni dell'8 e 9 giugno. Il titolare sembrava d'accordo con la sua scelta, anche perché Sommariva non poteva più rinunciare all'incarico civico per legge. Invece, il suo periodo di prova sarebbe stato interrotto e non riconfermato. L'uomo ha deciso di denunciare.
La storia di Paolo Sommariva, licenziato per aver fatto lo scrutatore
Paolo Sommariva è un ragazzo di 39 anni residente a Sant'Angelo Lodigiano. Dopo una laurea triennale, un master in giornalismo e diversi anni nel settore della logistica, aveva scelto di provare a lavorare nel reparto ortofrutta di un supermercato di Borghetto Lodigiano.
"Avevo svolto diversi colloqui tra aprile e maggio e mi era stato comunicato che sarei stato assunto tramite agenzia di somministrazione", ha raccontato l'uomo al quotidiano Il Giorno. "Però nessuno mi aveva comunicato la dato di inizio e intanto è arrivata la convocazione per partecipare allo scrutinio delle elezioni dell'8 e 9 giugno. Dato che ero ancora libero, non ho rifiutato la proposta".
La convocazione arriva per il 3 giugno e l'uomo inizia a lavorare e, sempre secondo il suo racconto, avrebbe messo in chiaro le cose sin da subito: "Ho spiegato la situazione al responsabile del punto vendita. Lui stesso non ha posto obiezioni ma più tardi, durante la pausa, ha spiegato che questa assenza, appena iniziato l'incarico, non sarebbe stata un bel biglietto da visita per me". A fine giornata, però, le cose sembravano risolte. Nei giorni delle elezioni europee Paolo Sommariva fa lo scrutatore.
Il licenziamento di Sommariva e la sua denuncia sui social
Una volta rientrato al lavoro sembrava tutto normale. L'uomo avrebbe lavorato, fatto i giorni di riposo stabiliti e recuperato le ore perse. Poi, però, sarebbe stato contattato dall'agenzia di Lodi che gli riferiva come il suo periodo di prova era stato interrotto senza essere riconfermato. "Ho insistito per capire i motivi di questa scelta e mi è stato spiegato che l'azienda non aveva gradito la mia assenza". Viene licenziato.
Così, lunedì 17 giugno, Sommariva si sfoga sui social: racconta di aver ricevuto "minacce, avvertimenti" e che gli è stato detto "‘guarda che sei in prova…puoi rinunciare ai seggi' (cosa che non potevo fare in quanto per legge devi rinunciare entro 48 ore dalla notifica) e gli pseudo e le pseudo manager che neanche conoscono le leggi ti minacciano, ti ridono in faccia, poi ti lasciano a casa".
"Questa volta denuncio. Lo faccio per me ma anche per tutti coloro che non possono essere discriminati per il semplice fatto di aver contribuito a preservare il voto democratico nel nostro paese". Vuole rivolgersi ai sindacati e, se necessario, ai carabinieri. Al momento, da parte dell'azienda Md, non c'è stata nessuna replica.