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L’Humanitas continuerà a curare i pazienti cronici: cosa è successo

“Non seguiremo più i pazienti con malattie cronache”. Questo quanto comunicato in una prima nota dall’istituto clinico Humanitas che, a seguito della polemica scatenatasi per la decisione presa in autonomia, ha rettificato confermando le cure per tutti i malati cronici anche nel 2022. Il Movimento 5 stelle aveva già presentato un’interrogazione in consiglio regionale per chiedere spiegazioni alla Giunta Fontana.
A cura di Filippo M. Capra
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A partire dal 31 dicembre di quest'anno l'istituto clinico Humanitas aveva comunicato che non avrebbe più seguito i pazienti con malattie croniche in tutta la Lombardia. È quanto si leggeva in una nota dell'ospedale che aveva annunciato l'abbandono delle pratiche mediche per continuare ad occuparsi delle cure dei cronici. L'Humanitas aveva comunque garantito che tutti i pazienti i quali abbiano già prenotato, o procederanno a farlo entro il 31 dicembre stesso, verranno visitati ed esaminati per tutto il 2022. Dopo la polemica sollevata dal Movimento 5 stelle lombardo, l'ospedale ha rettificato.

L'Humanitas rettifica: Li cureremo ancora

Al contrario, nella vecchia nota, si leggeva che non sarebbe più stato possibile rivolgersi all'istituto clinico per modificare il percorso terapeutico e "tutti i Piani di Assistenza Individuale (PAI) in scadenza o già scaduti non saranno rinnovati". A sollevare la polemica era stato il consigliere regionale e membro dell'Ufficio di presidenza della commissione sanità in quota Movimento 5 stelle Gregorio Mammì che ha risposto alla nota dell'Humanitas con un suo comunicato, giudicando come "molto grave" la decisione presa dall'ospedale privato. A seguito della nota e dell'interrogazione depositata da Mammì, l'Humanitas ha fatto dietrofront.

La nota di Mammì: Un'azienda privata può decidere per sé?

Il pentastellato ha aggiunto che l'abbandono della cura dei pazienti cronici da parte dell'ospedale privato poneva in forte dubbio "i principi stessi su cui si fonda la riforma sanitaria lombarda". Mammì si interrogava quindi sulla distribuzione dei diritti e dei doveri tra pubblico e privato, chiedendo come mai se entrambi li hanno e li rispettano, "un'azienda privata può decidere di non effettuare più un servizio per i pazienti cronici che in Lombardia sono 3,5 milioni?".

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