L’ex fidanzato della Mantide della Brianza: “I clienti che uscivano da casa sua erano sempre assopiti”
È in corso in questi giorni al Tribunale di Monza il processo a carico di Tiziana Morandi, la 47enne di Roncello soprannominata "Mantide della Brianza" imputata per numerosi reati, come rapina, lesioni e somministrazione di sostanze a base di benzodiazepine. Oggi, giovedì 15 giugno, in aula ha parlato il suo ex fidanzato, un uomo di 55 anni comasco convocato come testimone dalla parte civile. "Mi è capitato di vedere dei clienti uscire da casa sua", ha raccontato, "erano sempre abbastanza assopiti, ma diceva che era l'effetto del massaggio rilassante al collo".
Le vittime della Mantide
Secondo la Procura, in realtà, Morandi avrebbe narcotizzato e derubato una decina di uomini d'età compresa tra i 27 e gli 84 anni. O forse anche di più, in quanto alcuni si vergognerebbero di essere caduti vittima della 47enne e dei suoi raggiri.
Alla Mantide sono contestati in tutto 21 capi di imputazione, compresi l'utilizzo indebito di carte di credito e la violazione della legge sugli stupefacenti.
La testimonianza dell'ex fidanzato
"Ci siamo conosciuti su Facebook e ci siamo frequentati per un paio di mesi nell’estate del 2021", ha spiegato il 55enne, "poi la relazione è finita perché stavano succedendo delle cose che non mi garbavano". Tra queste, anche il fatto che il macellaio le aveva "prestato 5mila euro perché doveva riscattare un’eredità", ma quei soldi "non me li ha mai restituiti".
Morandi affermava di essere un "chirurgo neurologico pediatrico, ma faceva anche i massaggi di professione". Inoltre, capitava anche che lavorasse di notte: "Perché certe operazioni si fanno in notturno", gli diceva lei, "e così ho iniziato ad avere dei dubbi".
Il 28enne che si è schiantato con l'auto
Un giorno di giugno 2021, per esempio, il macellaio era con la Mantide. Ricorda di un ragazzo di 28 anni di Trezzo sull’Adda che era uscito da casa di Morandi: "Stava molto male, barcollava e mi ha detto che si sentiva intontito". Al punto, continua il 55enne, che "si è addormentato su una sdraio".
Preoccupato per le sue condizioni, il macellaio ha insistito affinché il 28enne non si mettesse alla guida della sua auto. "Quindi io ho guidato la sua auto e seguivo Tiziana che guidava la mia con di fianco il ragazzo", ha spiegato in aula, "arrivati vicino a casa sua, il ragazzo ha voluto a tutti i costi mettersi sulla sua macchina e si è andato a schiantare contro un muro".
La situazione era preoccupante: "Mi sono fermato fino all’arrivo dei soccorsi perché mi sono spaventato", ricorda, "invece lei non mi sembrava preoccupata e mi ha mandato a comprare l’acqua perché c’era un caldo torrido”.