L’ex assessore regionale non paga il mantenimento alle figlie e viene assolto: “Sono troppo povero”
L'ex assessore regionale Massimo Buscemi, che ha fatto parte della giunta Formigoni, è stato assolto dall'accusa di non aver versato l'assegno di mantenimento alle figlie e alla moglie per anni. La motivazione dell'ex assessore davanti al giudice del Tribunale di Busto Arsizio Cristina Ceffa è stata: "Sono troppo povero". Così oggi lunedì 29 aprile è arrivata una sentenza di assoluzione con formula ampia perché il fatto non costituisce reato.
In aula si era fatto presente che Buscemi non aveva mai versato il mantenimento alla famiglia: ovvero 3mila euro al mese dal 2015 al 2021. Stando a quanto precisato dal suo avvocato difensore Antonio Argento in Tribunale, l'ex assessore dopo gli anni della politica avrebbe avuto delle entrate molto limitate. Nel 2015 però Buscemi – come riportato dall'Ansa – avrebe avuto una buona uscita da Regione Lombardia di 436mila euro. In Tribunale ha comunque dimostrato di non essere stato in grado di versare gli alimenti. L'avvocato delle parti civili Tiberio Massironi attende le motivazioni del giudice.
Massimo Buscemi era finito anche lui al centro dello scandalo rimborsopoli per cui aveva patteggiato 2 anni e 2 mesi. Tra chi patteggiò per lo stesso scandalo ci fu anche l'ex consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti.
I fatti contestati si sono verificati tra il 2008 e il 2012. La guardia di finanza, coordinata dalla Procura, era riuscita a sgominare un sistema basato su rimborsi illeciti per l'acquisto di prodotti personali. Nelle "spese pazze" infatti configuravano l'acquisto di Gratta e vinci, cene, banchetti di nozze e feste.
Per Buscemi era arrivata anche una sentenza di condanna per falso ad un anno e sei mesi nel 2014.