Letizia Moratti ha chiesto a Guido Bertolaso di collaborare al piano vaccinale della Lombardia
La vice presidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha chiamato Guido Bertolaso per chiedergli di collaborare al progetto di vaccinazione di massa per i cittadini lombardi. E' stata la stessa Regione ad informare della telefonata con una nota ufficiale diramata nella serata di oggi, 30 gennaio. "Con il dottor Guido Bertolaso si è concordato di approfondire il confronto sulla possibilità di avviare una collaborazione in tal senso nei prossimi giorni", si legge. All'ex capo della Protezione Civile è stato chiesto, nello specifico, di collaborare alla realizzazione del piano per la ‘fase 2' e le fasi successive della vaccinazione anti Covid in Lombardia. In pratica Bertolaso, qualora accettasse la proposta, dovrebbe coordinare il piano di vaccinazione di massa una volta terminata la prima fase destinata agli operatori sanitari degli ospedali della regione e agli operatori e ospiti delle Rsa. La telefonata di Moratti, effettuata ieri, è stata fatta in accordo con il presidente Attilio Fontana.
Bertolaso ha già coordinato la realizzazione dell'ospedale Covid alla fiera di Milan
Bertolaso, che era stato già chiamato da Regione Lombardia per il progetto dell'ospedale Covid alla Fiera di Milano, oggi ha commentato l'andamento dell'epidemia nel nostro Paese: "Bisogna sempre essere pronti ad affrontare tutti i possibili scenari, preparandosi al sopraggiungere anche della peggiore delle ipotesi. Tutto questo però, nell'emergenza Covid-19, non e' stato sempre tenuto a mente. Nell'approccio alle questioni, invece, è bene prepararsi con un piano B, C, e perfino D". Nei mesi successivi alla prima ondata della pandemia "era giusto essere pronti ad una successiva seconda ondata, dal momento che chi studia le epidemie sa che queste non svaniscono nel nulla, ma possono riproporsi seguendo una ciclicità. Così non è stato". Bertolaso ha coordinato sia la creazione dell'ospedale della fiera di Milano, sia il Covid Center a Civitanova Marche: "Sono stato chiamato alla loro realizzazione in primavera, e grazie al cielo la prima ondata è terminata di lì a poco. Quindi, in entrambi i presidi sono stati inizialmente ricoverati pochissimi pazienti. Non sono allora mancate critiche bipartisan sulla loro utilità. Critiche che ho ascoltato in silenzio, pensando agli scenari che avremmo potuto incontrare in autunno".