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L’estrema destra attacca il preside della scuola di Pioltello chiusa per Ramadan: “Fanfoni ritirati”

Nella serata di ieri, giovedì 28 marzo, è apparso un altro striscione che chiede le dimissioni di Alessandro Fanfoni, preside dell’Istituto scolastico Iqbal Masih che il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan, chiuderà. A firmarlo è la Rete dei patrioti, movimento di estrema destra che riunisce gli ex militanti di Forza Nuova.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella serata di ieri, giovedì 28 marzo, è apparso un altro striscione che chiede le dimissioni di Alessandro Fanfoni, preside dell'Istituto scolastico Iqbal Masih che il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan, chiuderà. A firmarlo è la Rete dei patrioti, movimento di estrema destra che riunisce gli ex militanti di Forza Nuova. Uno simile era stato appeso nella notte tra il 18 e il 19 marzo.

Lunedì 25 marzo il Consiglio d'Istituto ha deciso, con voto unanime, che la scuola resterà chiusa. La decisione è arrivata dopo la revisione alla delibera per la sospensione delle lezioni dichiarata irregolare dall'ufficio scolastico regionale. Questa, infatti, era stata definita lacunosa dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

"I militanti del Nucleo Autonomo Mobile, comunità attiva sul territorio della Martesana e aderente alla Rete dei Patrioti, hanno affisso uno striscione vicino alla scuola Iqbal Masih di Pioltello per chiedere le dimissioni del Preside Fanfoni, dopo la conferma ufficiale della chiusura dell’istituto il 10 aprile per celebrare la fine del Ramadan", si legge in una nota stampa.

Gli estremisti hanno affermato di voler esprimere la loro solidarietà "al al 53 per cento di famiglie italiane, presenti coi loro figli in questa scuola, che dovranno fronteggiare questo gravissimo disagio, facendo salti mortali per organizzarsi con baby sitter o lasciando i figli da parenti o amici per quel giorno di chiusura anomala". L'istituto ha deciso di sospendere le attività perché, considerato che il 40 per cento degli studenti è di fede islamica, si andrebbe incontro a numerose assenze che impedirebbero comunque il regolare svolgimento delle lezioni.

"Ribadiamo la nostra fermezza su questa pericolosa scelta politica appoggiata dalla sinistra, che tanto fa per cancellare le festività cristiane nelle nostre scuole e che si piega, per racimolare voti, al volere di questa piccola parte della comunità musulmana presente nella nostra Patria!", aggiungono affermando che questo primo passo porterebbe addirittura a una islamizzazione delle scuole che "lentamente" distruggerà "la nostra millenaria identità e cultura Romano-Cristiana, che fanno grande la nostra Italia e l’Europa dei popoli".

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