Presidio anti sfratto al Leoncavallo di Milano: ci sono anche gli artisti Cosmo e Venerus
Presidio anti sfratto stamattina al Leoncavallo in via Watteau a Milano, con tanto di bancarelle del mercato agricolo e dj set con artisti come Cosmo, Venerus, Casino Royale. Risultato: lo sgombero degli spazi sarà (ancora una volta) rimandato al prossimo 19 marzo.
La vicenda, insomma, non finisce qui. Del resto lo storico centro sociale milanese, che dal 1994 occupa l'ex-stamperia in zona Greco e in 20 anni ha visto il rinvio di 130 sgomberi, potrebbe infatti presto essere costretto a cambiare casa dopo che il Tribunale di Milano ha condannato il Ministero dell'Interno a risarcire per 3 milioni di euro la famiglia di immobiliaristi milanesi Cabassi, che da anni cercano di tornare in possesso dell'immobile.
Il Leoncavallo, così, si trova a un altro bivio della sua lunghissima storia: o l'associazione accetterà la proposta del trasloco in un capannone abbandonato di proprietà comunale, che Palazzo Marino avrebbe individuato in via San Dionigi 117 a Porto di Mare, o si dovrà procedere allo sfratto. Una strada non facile, dal momento che il centrodestra promette già battaglia contro la riqualificazione e l'assegnazione del lotto (a fronte di un canone mensile da corrispondere al Comune). "Da qui non ce ne andiamo", ha dichiarato inoltre Daniele Farina, ex deputato e portavoce del Leoncavallo. "Tutti stanno operando per trovare una soluzione, non immagino ci sarà un intervento militare", ha commentato intanto a Fanpage.it l'avvocato Mazzali. "Si stanno impegnando tutti per quello che è un centro sociale iconico per l'Italia".