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Notizie sul caso di Leonardo La Russa

“Leonardo La Russa ha subito consegnato la sim, è stata la Procura a restituirla”: parla la difesa

Leonardo La Russa, accusato di violenza sessuale ai danni di una conoscente dopo una notte in discoteca a Milano, avrebbe spontaneamente consegnato la sim del cellulare agli inquirenti: è stata la Procura stessa a rimandarla indietro, in quanto intestata al padre Ignazio (e quindi coperta da immunità parlamentare).
A cura di Francesca Del Boca
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Leonardo Apache La Russa, accusato di violenza sessuale ai danni di una conoscente 22enne dopo una notte in discoteca a Milano, avrebbe spontaneamente consegnato la sim del cellulare agli inquirenti. Sarebbe stata la Procura stessa a rimandarla indietro, in quanto intestata allo studio legale del padre Ignazio (e quindi coperta da immunità parlamentare).

La scheda sim di Leonardo La Russa è intestata al padre

"Posso tranquillamente confermare che Leonardo la Russa, richiesto di esibire e consegnare il cellulare, benché detenuto in quel momento dalla mamma, si è attivato per poterlo consegnare immediatamente alla mia presenza. Ha consegnato contemporaneamente sia il cellulare che la sim in esso contenuta", è stato infatti il commento del legale della famiglia La Russa, Adriano Bazzoni, riportato da Corriere della Sera. "È scelta dei pm, in questo come in ogni altro caso, decidere cosa acquisire".

L'analisi dei dati contenuti nel telefono

Adesso resta solo da capire se la Procura deciderà o meno di procedere all'analisi della sim contenuta nel cellulare del 19enne, richiedendo autorizzazione a procedere agli organi competenti del Parlamento. In ogni caso, anche in assenza della scheda sim, gli esperti potrebbero comunque reperire una buona quantità dei dati contenuti nel solo telefono: foto, video, conversazioni WhatsApp, contenuti pubblicati o scambiati su Instagram e Facebook. Ad esclusione, naturalmente, delle chat che includono anche il padre Ignazio e in generale altri "soggetti tutelati dalle garanzie costituzionali".

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