Legnano, uomo trovato morto in un appartamento: forse ucciso da una stufa difettosa
Potrebbero essere stati i fumi tossici emanati da una stufetta elettrica che la vittima usava per riscaldarsi a uccidere l'uomo di 58 anni ritrovato morto nella sua casa di Legnano, alle porte di Milano. La tragedia è avvenuta venerdì 1° gennaio quando i vicini dell'uomo hanno allertato i vigili del fuoco per uno strano odore che proveniva dalla casa della vittima. Da qui l'intervento dei pompieri e la drammatica scoperta.
A lanciare l'allarme i vicini dopo aver sentito l'odore di bruciato provenire dall'appartamento
La chiamata al 118 e alle forze dell'ordine è arrivata nella serata di Capodanno quando i residenti di via De Gasperi a Legnano, nel Milanese, si sono allarmati per un forte odore di bruciato che proveniva dall'appartamento del 58enne. Dopo aver provato a suonare alla porta, non avendo ricevuto risposta, i vicini di casa hanno allertato i soccorritori e i vigili del fuoco che in pochi minuti si sono precipitati sul posto: una volta entrati in casa però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 58enne. Secondo una prima analisi sul corpo i medici hanno ipotizzato che il decesso sia avvenuto probabilmente la notte del 31 dicembre per asfissia: l'uomo si sarebbe addormentato con la stufa accesa che, a causa di un malfunzionamento, sarebbe andata in corto circuito emanando esalazioni tossiche che si sono poi rivelate fatali.
La vittima, stando a quanto appreso dai carabinieri di Legnano, poi intervenuti sul posto, viveva da solo e aveva difficoltà motorie. I medici legali di Milano effettueranno comunque l'autopsia sul corpo dell'uomo per chiarire cosa possa essere accaduto in quello che sembra essere a tutti gli effetti un tragico incidente.